Ciclismo, tutto l’orgoglio di Sovico per la festa del Giro Rosa

Il grande ciclismo a Sovico. Nel paese dove la Sovicese e il Velo Club hanno unito le generazioni attorno alla tradizione dell’amore per le “due ruote”, mercoledì a mezzogiorno è partita la sesta tappa del ”Giro Rosa”.
I pulcini del Velo Club Sovico
I pulcini del Velo Club Sovico Marco Mologni

Il grande ciclismo a Sovico. Nel Comune di 8.339 abitanti dove la Sovicese e il Velo Club hanno unito le generazioni attorno alla tradizione dell’amore per le «due ruote», mercoledì a mezzogiorno – di fronte ai cancelli della Beta Utensili – è partita la sesta tappa del ”Giro Rosa”: la gara ciclistica tutta al femminile che, iniziata venerdì 6 luglio da Verbania, si concluderà domenica 15 a Cividale del Friuli. Nel ”mezzo del cammin”, la manifestazione si è fermata in Brianza.

Un gesto non casuale: è stato proprio un brianzolo, Giuseppe Rivolta di Sovico (ex presidente del Velo Club), a creare dal nulla questa gara. Nata in fasce nel 2002, 16 anni dopo la manifestazione è capace di competere per popolarità e coinvolgimento del «popolo dei pedali» con il Giro d’Italia, il Tour de France e la Vuelta (il giro che si corre in Spagna).

Sono state 168 le atlete che hanno preso il via dalla Brianza (24 le squadre iscritte da tutta l’Italia e da Francia, Belgio, Olanda, Danimarca e Germania): 114 chilometri fino in Valtellina. Traguardi a Gerola Alta, quota 1050 (Sovico è a 221 metri). Una tappa massacrante, che le giovani atlete – tutte tra i 19 e i 30 anni – hanno affrontato con il sorriso sulle labbra e i polpacci d’acciaio. Ad alzare la bandierina del via c’era Claudio Chiappucci ex ciclista vincitore di un Giro d’Italia: «Quella di oggi – ha detto – è una tappa importante. Finalmente, anche le donne sono protagoniste».

Orgoglioso il sindaco Alfredo Colombo: «Il ciclismo da sempre è importante per Sovico. Qui da decenni questo sport accende passioni, agonismo e voglia di vincere. Il fatto che una manifestazione così prestigiosa passi da qui è per noi appassionati un momento indimenticabile».
Era presente il vicario episcopale, don Eugenio Boriotti, che ha affermato: «Un momento come questo è un’occasione per stare insieme e per fare festa: ci fa gustare la bellezza dello sport». Martina Cambiaghi, assessore regionale allo Sport al femminile (brianzola pure lei) – ha sottolineato il valore di questa manifestazione come promozione della donna: «Anche la bicicletta oggi è donna. E una simile manifestazione dimostra che le due categorie – maschile e femminile – hanno oggi la stessa considerazione nel grande pubblico. Ciò dovrebbe avvenire non solo per il ciclismo, ma per tutti gli sport».

In un Comune dove il ciclismo è lo sport per eccellenza, il passaggio del Giro Rosa ha mobilitato Sovico per una settimana. La Pro Loco ha lavorato intensamente, con il ricco carnet di manifestazioni «Aspettando il Giro Rosa». Domenica 8 luglio in piazza Frette una mostra sui grandi del ciclismo del passato. E martedì 10 luglio al Cinema Nuovo una tavola rotonda con Pieraugusto Stagi, direttore della rivista TuttoBici, e la presenza di Davide Cassani, ct della nazionale italiana di ciclismo, e Alessandra Cappellotto, prima campionessa al mondo su strada. E mercoledì i pulcini del Velo Club di Sovico si sono messi in coda alle atlete rosa, con le loro piccole biciclette e le maglie gialle.