Ciclismo, tegola sulla Lampre Diego Ulissi positivo al Giro d’Italia

Un altro ciclista italiano nel mirino dell’antidoping. La Lampre-Merida comunica che il “corridore Diego Ulissi ha ricevuto notifica, da parte dell’Unione Ciclistica Internazionale, di un esito non conforme in relazione al controllo effettuato al termine dell’11a frazione del Giro d’Italia”
Diego Ulissi
Diego Ulissi

Un altro ciclista italiano nel mirino dell’antidoping. La Lampre-Merida comunica che il “corridore Diego Ulissi ha ricevuto notifica, da parte dell’Unione Ciclistica Internazionale, di un esito non conforme in relazione al controllo effettuato al termine dell’11a frazione del Giro d’Italia (Collecchio-Savona, 21 maggio 2014). I risultati dell’esame comunicati dall’UCI segnalano la presenza nelle urine dell’atleta di una quantità ingiustificata di salbutamolo (1900 ng/ml), decisamente superiore al limite consentito dai regolamenti vigenti, che fissano tale limite in 1000 ng/ml. È utile ricostruire come Diego Ulissi, accompagnato dal dottor Carlo Guardascione (responsabile medico del team) avesse regolarmente dichiarato, in sede di controllo antidoping, l’assunzione in fase di pre-gara di Ventolin (2 spruzzi, pari a 100 ng di salbutamolo ciascuno) e di paracetamolo durante la corsa, quest’ultimo somministrato dal medico di gara per via della rovinosa caduta nella discesa del Passo delle Cento Croci nella quale era stato coinvolto assieme a numerosi altri atleti. L’assunzione consentita di Ventolin si era resa necessaria in quanto Ulissi soffriva di broncospasmi. Come consuetudine, anche tutte le precedenti assunzioni del farmaco erano state regolarmente dichiarate. Il corridore andrà incontro a un provvedimento di sospensione in ottemperanza del regolamento sanitario interno della squadra, rinunciando conseguentemente alla convocazione per il raduno della Nazionale, e chiederà le controanalisi. L’atleta stesso e lo staff medico del team intendono approfondire i motivi per cui nelle urine sia stata riscontrata una così abnorme ed elevata presenza di salbutamolo, a fronte di due sole inalazioni effettuate. Ulissi respinge con fermezza l’ipotesi di assunzione esogena di una tale quantità di salbutamolo e ha deciso di avvalersi della possibilità, prevista dai regolamenti WADA e UCI, di sottoporsi a uno studio di escrezione urinaria controllato in relazione alla sostanza salbutamolo”.