Champions League a Milano: la finale di Simone Mariani, il “colchonero” di Brianza

La finale di Champions League è il 28 maggio, Milano entra in clima con l’inaugurazione in centro del Champions Village che ospita anche la coppa. E lui, Simone Mariani, si appresta a vivere il derby dei suoi eroi dell’Atletico contro il Real Madrid. Però, dopo tante trasferte in Spagna, davanti alla televisione.
Monza, Simone Mariani
Monza, Simone Mariani Fabrizio Radaelli

Non si è imbarcato sul carro dei finalisti all’ultimo minuto, come nel nostro Paese fanno i fuoriclasse che in questa specialità toccano livelli sublimi. Simone Mariani, fan del Milan da sempre, dal 2007 segue con passione anche le vicende dell’Atletico Madrid.
Il suo tifo per l’altra società di Madrid, quella meno ricca e blasonata , è dunque genuino e non è stato innescato dall’accresciuta popolarità della squadra allenata da Diego Simeone. Che, il 28 maggio, disputerà la finale di Champions League con il Real Madrid a San Siro.

Un derby stellare che Mariani, uno che è stato più volte nella capitale spagnola per assistere a incontri dell’Atletico, molto probabilmente non vedrà dal vivo. Ma se dovesse essere vittoria, il tifoso brianzolo farà rotta verso Milano per mischiarsi ai «colchoneros» in festa.

«I biglietti per la finale – spiega Mariani, 35 anni, monzese di nascita, residente a Vedano al Lambro, impiegato del settore bancario – andavano prenotati con grande anticipo e sono molto cari. Ma se dovessimo conquistare la Coppa, andrei in piazza del Duomo a Milano a festeggiare con i tifosi dell’Atletico».

Sull’esito della finale, comunque, Mariani non è molto fiducioso. Anzi.
«Questo – precisa – è un derby atipico perché si gioca a Milano, ma io sono pessimista. Il Real ha elementi come Cristiano Ronaldo, Gareth Bale. C’è da dire che Cristiano Ronaldo, al momento, non è molto in forma, ma potrebbe esserlo per la finale. L’Atletico, invece, non ha fuoriclasse e punta tutto sul gioco di gruppo: è una squadra tutta corsa, determinazione, grinta. Il merito di questo è dell’allenatore. L’Atletico di Simeone gioca fino al 95’. Lui ha saputo trasmettere ai giocatori l’attaccamento alla maglia e lo spirito giusto. Quello che vorrei vedere nel Milan».

Il madrileno della Brianza non ha comunque dubbi nell’indicare il possibile «hombre del partido» per l’Atletico. «Spero che sia – conclude – Fernando Torres: quando era al Milan sono andato in sede e mi sono fatto fare una foto con lui. La sua è una bella storia: è tornato all’Atletico dopo aver avuto delle difficoltà».

Milano intanto sta entrando nel clima della finale. Giovedì 26 maggio è stato inaugurato il Champions Village, che ospiterà tre giorni di eventi e concerti, in particolare lungo l’asse tra piazza Duomo e il Castello. La coppa della Champions sarà esposta in piazza Duomo fino a sabato. Dal palco in piazza Duomo si alterneranno, fino a domenica, cantanti e dj set come Benny Benassi e Lea Rue, mentre lungo via Mercanti ci saranno gli stand degli sponsor della partita e tante iniziative aperte a tutti.

A Palazzo Lombardia, sede della Regione, è stata inaugurata la mostra ’Storia e Storie di Champions’ che resterà aperta fino al 10 luglio con immagini, maglie dei giocatori e altri oggetti originali delle squadre di calcio che negli ultimi decenni hanno vinto una delle coppe più amate del mondo.

Real-Atletico si gioca sabato sera allo stadio San Siro di Milano. Fischio d’inizio alle 20.45.