Calcio, il Seregno dopo lo 0-0 con la Triestina: «Avremmo potuto spingere di più»

Prevale un po’ di rammarico in casa Seregno dopo lo 0-0 a casa della Triestina nel match d’esordio della serie C: «Sappiamo quello che possiamo dare. Qui avremmo dovuto spingere di più».
L'abbraccio finale tra Zoia e Gemignani - foto Morgese/Seregno Calcio
L’abbraccio finale tra Zoia e Gemignani – foto Morgese/Seregno Calcio

Un pizzico di amaro in bocca in casa Seregno dopo il pareggio a reti bianche sul campo della Triestina, nel match di esordio nel girone A del campionato di serie C, il primo sul palcoscenico della terza serie nazionale dopo 43 anni. Questo nonostante il valore tecnico dei padroni di casa, pericolosi in pratica solo allo scadere del primo tempo, quando Giuseppe De Luca di testa ha spizzato la parte alta della traversa, e l’errore arbitrale che, un quarto d’ora circa prima, aveva portato all’annullamento per un fuorigioco inesistente di un gol di Mattia Scognamiglio.

Il tecnico Alberto Mariani non ha nascosto che ai suoi sia mancato qualcosa per puntare ai tre punti: «C’è assolutamente rammarico. Avremmo dovuto fare meglio, soprattutto in alcuni tratti della partita. In superiorità numerica, avremmo dovuto sfruttare il due contro uno sugli esterni e non lo abbiamo fatto. Abbiamo cercato la vittoria, non è arrivata e questo fa male».

Ed ancora: «Sappiamo quello che possiamo dare. Qui avremmo dovuto spingere di più. Dopo la rete annullata, loro avevano perso certezze. Dobbiamo migliorare giorno per giorno, allenamento dopo allenamento, centimetro dopo centimetro».

Analogo il parere del portiere Ermanno Fumagalli, capitano di giornata, considerata l’assenza dello squalificato Martino Borghese: «Andiamo via con qualche rimpianto, perché con più cattiveria avremmo potuto portare a casa i tre punti. Dopo l’espulsione di De Luca, sarebbe stato necessario forzare la mano, ma c’è stata un po’ di mancanza di coraggio. In quel momento la Triestina era in balia degli eventi ed avremmo dovuto approfittarne. Non ci dobbiamo mai accontentare. Questo è un campionato dove non c’è un favorito: vince chi ha più voglia e noi dobbiamo migliorare».

Sull’episodio in cui i giuliani hanno chiesto un rigore, per un suo presunto fallo in uscita su Di Massimo, l’estremo difensore è stato esplicito, fornendo una versione peraltro confermata dalle immagini televisive: «Non l’ho proprio toccato. Visto che ero in ritardo, mi sono fermato e lui ha cercato la massima punizione. L’arbitro ha deciso bene».