Calcio: sito e petizione online contro la fusione tra Cornatese e Colnaghese

L’iniziativa è stata organizzata da un gruppo che si è battezzato “ragazzi della CS Colnaghese”: «È una decisione di pochi consiglieri della società, nonostante giocatori, tesserati, ex tesserati e parte della comunità siano contrari» dicono.
Cornate: logo squadra Città di Cornate
Cornate: logo squadra Città di Cornate Marco Testa

L’ufficialità della fusione tra due delle squadre di Cornate, come tutti i cambiamenti storici, non poteva non far storcere il naso a qualcuno. Nei giorni scorsi sono stati attivati un sito internet e una petizione per fermare la fusione delle due compagini calcistiche cittadine, entrambe con all’attivo più di 50 anni di storia. Sito e petizione sono firmate dai “ragazzi della CS Colnaghese”.

«Abbiamo aperto questo sito web perché vogliamo esprimere la nostra opinione riguardo l’indipendenza della società CS Colnaghese – si legge sul sito -. Tutti noi siamo contrari alla fusione con la società USD Cornatese per diverse ragioni».

I promotori hanno poi elencato le diverse motivazioni contro la fusione: «Garantire alla prima squadra e alla juniores di proseguire la loro attività e di mantenere il loro status, così come il resto delle squadre all’interno della nostra società. E ancora, permettere ai giovani del nostro paese di poter continuare ad avere un’alternativa nella scelta della squadra calcistica a cui appartenere. Difatti, la CS Colnaghese si contraddistingue per avere una filosofia meno competitiva, più economica ed aperta. Grazie ai nuovi volontari e al nuovo team di gestione si potrà rilanciare il centro sportivo, culla di socialità e sport all’interno del nostro comune. Permettere ai colnaghesi di poter continuare a gestire il centro sportivo, in quanto, sin dalla sua nascita, è stato gestito dalla collettività del paese, grazie ad opere di grandioso volontariato. Infine, la fusione è una decisione che è stata limitata a pochi consiglieri della società, nonostante giocatori, tesserati, ex tesserati e parte della comunità siano contrari a riguardo».