Calcio: Monza batte Viterbese 2-1 nell’andata di finale di Coppa Italia di serie C – VIDEO – FOTO

FOTO - VIDEO - Monza batte Viterbese per 2-1 nella partita di andata della finale di Coppa Italia di serie C. Rivivi la diretta.
Monza calcio finale coppa Italia serie C Monza Viterbese
Monza calcio finale coppa Italia serie C Monza Viterbese Fabrizio Radaelli

Il Monza, chiamato al primo grande esame della sua nuova storia, vince il primo round contro la Viterbese, già finalista lo scorso anno. Al Brianteo l’andata della finale di Coppa Italia di serie C finisce 2-1 per i biancorossi con gol di Brighenti e D’Errico (rigore) a ribaltare il vantaggio ospite dopo un quarto d’ora. Più di 3mila spettatori allo stadio.
Per il Monza è l’ottava finale della storia (quattro le coppe vinte). L’altro aspetto importante della finale è in chiave playoff: chi vince salta la prima fase a gironi e si qualifica come testa di serie alla fase finale.


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«Siamo partiti male, nei primi 10 minuti c’era grande tensione. Poi abbiamo trovato il gol e da lì grande partita. Ma c’è ancora il ritorno da giocare, sarà una battaglia», commenta il mister biancorosso Cristian Brocchi. Squadre in campo l’8 maggio a Viterbo alle 17.45.

94′ Triplice fischio: il Monza vince 2-1. Un raggio di sole sul Brianteo illumina l’ultima azione con Reginaldo a calciare al centro dalla sinistra.
Il Monza accompagna in palleggio gli ultimi minuti di gara, leggero di testa e più libero nelle gambe. Tanto che è proprio la tenuta atletica, alla lunga, un’ulteriore segnale incoraggiante per Brocchi. Alla segnalazione del recupero, Marchi ha di nuovo tra le mani la firma dell’ipoteca sulla coppa: la copre bene di interno e dalla sinistra, poco dentro l’area, la prende di collo pieno. La palla non gira di quei pochi centimetri che basterebbero per spostarsi al di qua del palo lungo, che invece la vede uscire di un nonnulla. Finisce così, con due gol fatti e due mancati. Con il rimpianto di aver fatto meno di quel che si sarebbe potuto, nell’ottica dei 180 minuti, ma anche con la consapevolezza di aver tutto per giocarsi fino in fondo a testa alta anche il ritorno.



87’
Brighenti lascia il campo per Reginaldo.

85’ La consapevolezza degli equilibri che vanno creandosi, un’ora di gioco nelle gambe e il terreno inzuppato rallentano visibilmente il ritmo. Di occasioni da rete, da entrambe le parti, non se ne vedono più. Quasi che in fondo ai 22 in campo vada bene così. Anche la girandola dei campi non sposta l’inerzia di una partita che, dopo l’occasione di Brighenti, sembra essere andata in letargo.

80’ Secondo cambio nel Monza: entra Di Paola per Palazzi. Luppi per Polidori nella Viterbese.

73’ Cambio per il Monza: Bearzotti entra per Lora. Terz cambio nella Viterbese: Pacilli per Mignanelli, in precedenza Sini per Vandeputte e Ngissah per Cenciarelli.


67’ Occasionissima per Brighenti che, servito da Lepore, sfrutta un rimpallo e si ritrova solo davanti al portiere in uscita, ma ma la strozza troppo e la palla finisce poco oltre il secondo palo.
Il Monza manca così il colpo del kappaò e rischia di incassare il pareggio quando al 24’ Tsonev cerca di rifarsi, dopo il fallo di mano in area, impegnando Sommariva con un sinistro sul primo palo.


56’ 2-1 per il Monza: dal dischetto capitan D’Errico non sbaglia e spiazza Valentini.
Rigore assegnato per fallo di mano in area di rigore di Tsonev. Diluvia sul Brianteo.
“Basta avere un’umbrela, che ripara la testa”, cantano i supporter biancorossi. Ma sono condizioni, almeno sulla carta, favorevoli a chi può concedersi di difendere un risultato che pende dalla propria parte, in vista del ritorno in casa. Infatti ricomincia il rimpallo delle palle lunghe e dei calci da fermo. All’undicesimo il momento topico: Gali recupera una palla d’oro, allarga sulla sinistra per Marconi che palla al piede si affaccia al limite dell’area, la mette in mezzo: Tsonev la prende di mano e il rigore ne è la naturale conseguenza. Dagli undici metri D’Errico la tiene bassa e riporta il Monza in vantaggio.



46’
Ore 19.03. Comincia il secondo tempo.

Alle 19 in attesa del ritorno in campo delle squadre, i tuoni annunciano il ritorno della pioggia battente.

45’ Il Monza si è sciolto, ma la Viterbese sembra andare su col proprio ritmo evitando di andare fuori giri nel momento di massima difficoltà. La partita è viva, ma non bella. Lanci lunghi, palla alta, interventi in ritardo e conseguente spezzettamento del gioco con continui fischi del direttore di gara. Prima del cambio campo c’è solo tempo per un’altra girata da fuori area di Marchi, più utile allo show che al risultato. Poi D’Errico sale in cattedra e va di slalom a metà campo, saltandone quattro. L’intervento di De Giorgi è oltre il limite, ma per l’arbitro è solo giallo. Coda, per proteste, si prende la seconda ammonizione che compensa l’arancione abbondante non sventolato al numero 2. Due minuti di recupero e tutti negli spogliatoi.


31’ Esplode il Brianteo: 1-1.
Brighenti in spaccata sorprende Valentini. Due minuti più tardi ancora Monza in attacco, gran parata di Valentini.
È il campo a tradire la Viterbese, proprio allo scoccare della mezzora. Coda scivola sulla sinistra, Galli è il più lesto a prendere palla e a tagliare l’area, piazzando un rasoterra lungo su cui Brighenti si allunga in spaccata infilando di punta per il gol del pareggio. Il Monza si è scosso e al Lora, tre minuti dopo, lascia partire una sassata violenta che costringe Valentini ad allungarsi all’angolo alto per per mandarla in angolo.



30’
Il Monza accusa il colpo, la Viterbese cerca di infierire. Polidori, ancora lui, entra palla al piede in area e deve essere D’Errico ad andare in anticipo. La Pieri alza la voce, anzi mai la abbassa, ed è l’uomo in più che forse manca al Monza. Anche la tribuna gradisce la sferzata dei cori di incitamento e Marchi, dopo 20 minuti, dimostra che la squadra recepisce ma non riesce a mettere in pratica: la palla gli rimbalza all’altezza giusta ma il tiro dalla tre quarti è debole e fuori registro. Ci prova Lepore con un cross teso, Rinaldi devia in angolo di testa e per poco non beffa Valentini. Dal corner, lo stesso Lepore calcia sul portiere. Ancora calci piazzati, per affacciarsi dalle parti di Valentini, ma la mira di Lepore è ancora tutta da calibrare. Dai piedi di Lora partono i tentativi di allargare il gioco da una parte all’altra, ma i risultati lasciano a desiderare. E quando Galli di fa trenta metri palla al piede, appena prima della mezzora, gli incitamenti del tifo monzese cominciano a tramutarsi anche in fischi.


14’ Gol della Viterbese: Vandeputte.


Lepore la spara ben lontana dalla porta su punizione. Sono invece gli ospiti a concretizzare la loro maggior pericolosità iniziale già al 14esimo, con una spizzata di testa di Polidori a metà campo che allunga su Vandeputte, abile a coprirla dalla difesa di Negro e a incrociare di collo battendo Sommariva.

10’ La vigilia, fatta di sciarpe celebrative dell’evento e una buona affluenza di pubblico nonostante l’orario tardo pomeridiano, è vissuta anche del tributo della Pieri all’ex team manager monzese Diego Foresti, ora dirigente gialloblu. Ma la partita è anche sugli spalti, con l’intraprendenza del campo nei primi minuti è tutta per i leoni laziali. Vandeputte si libera bene nella propria trequarti, serve Palermo che palla al piede appoggia fuori area per Cenciarelli, che spara a lato debolmente. Non passa un minuto che la Viterbese torna in area torna in area e riprova prima con Polidori prima e Vandeputte poi.

Il terreno pesante non rallenta il gioco ma allunga i disimpegni: non si gioca sullo stretto ed entrambe le squadre sfruttano l’ampiezza del campo. Chissà cosa ne pensa, con l’indole dell’ex attaccante abituato a giocare sulla linea della difesa avversaria, Pippo Inzaghi che in tribuna assiste alla gara accanto ad Adriano Galliani.

La prima azione offensiva del Monza, se così si può dire, arriva non prima degli 8 minuti, dopo un duro contrasto sulla corsia laterale sinistra tra Galli e Tsonev. Palla morbida in area e difesa che libera senza patemi.

Partiti. Per il Monza (4-3-1-2) mister Cristian Brocchi schiera Sommariva, Lepore, Scaglia, Negro, Marconi, Palazzi, Galli, capitan D’Errico, Lora, Marchi, Brighenti.

Prepartita. Temporale su Monza e Brianza nel pomeriggio, la pioggia è caduta battente per circa due ore. Come da previsioni sul Brianteo non piove più. Il pubblico c’è. Ore 17.58: squadre in campo, coreografia dei tifosi in curva che creano il tricolore sventolando cartelli colorati.

Si gioca a distanza anche nella sfida tra presidenti, con Piero Camilli – ex azionista del Pisa, re Mida dei leoni gialloblu, presi per mano in Eccellenza cinque stagioni fa – che oltre al suo ruolo politico nel centrodestra e all’attività imprenditoriale, proprio come Silvio Berlusconi cerca il primo successo al vertice del club. La Viterbese, lo scorso anno, già arrivò vicina al traguardo, perdendo poi la finale del Moccagatta nello scontro diretto con l’Alessandria per 3-1, dopo che già il match d’andata s’era concluso con lo 0-1 per i piemontesi.
Lontanissimi in campionato dalla Juve Stabia, 32 punti più su e già in tasca il biglietto per la prossima serie B, i laziali si sono presentati in Brianza con 200 tifosi e una sconfitta in campionato ancora da digerire, quella per 2-1 con la Cavese. Figlia, un po’ come per il Monza con l’Albinoleffe, di turnover e dirottamento d’energie al primo tempo della doppia finale.

Il fischietto di Giacomo Camplone da Pescara, uno che in stagione aveva già diretto sfide ad alta temperatura come Carrarese-Virtus Entella, Pisa-Siena e Trapani-Juve Stabia, aveva già avuto modo di dirigere la Viterbese lo scorso 24 febbraio. Quel giorno, l’undici di Calabro era riuscito a superare 2-0 il Catania, con la doppietta di Polidori.

(
* inviato al Brianteo Stefano Arosio
)