Calcio, cuore Monza al Brianteo: la salvezza in Lega pro c’è, ora serve una nuova proprietà

FOTO La gioia VIDEO I gol - Il sindaco Il Pordenone doveva dare il tutto per tutto. Ma la partita del Brianteo per il Monza non valeva soltanto una salvezza in Lega pro dopo il fallimento societario deciso mercoledì. Alla fine è stata goleada: 6-3 di fronte a 3mila tifosi. Ora però serve un acquirente.
Monza-Pordenone, ritorno dei play out di Lega pro: Omar Torri festeggia il primo gol
Monza-Pordenone, ritorno dei play out di Lega pro: Omar Torri festeggia il primo gol Fabrizio Radaelli

Doveva dare il tutto per tutto. E infatti il Pordenone è sceso in campo a testa bassa e si è portato in fretta sul 2-0. Ma la partita del Brianteo per il Monza non valeva soltanto una salvezza in Lega pro, tra l’altro già ipotecata sette giorni prima grazie alla vittoria in Friuli. No, quella del 30 maggio per la società biancorossa significava salvezza, ma anche dimostrare di essere più forti di tutto: di una stagione difficilissima, di una gestione scellerata, di un tribunale che mercoledì ha dichiarato il suo fallimento con debiti di oltre 2 milioni 300mila euro. E alla fine è stata goleada: 6-3 davanti a quasi 3mila spettatori.

Il Monza di mister Fulvio Pea ce l’ha fatta: sotto 0-2 per le reti di Paladin all’8’ e l’autogol di De Bode al 20’, ha raddrizzato la gara già nel primo tempo. Omar Torri al 30’ e il gioiellino tutto monzese Matteo Pessina al 33’ hanno trovato i gol del pareggio e della matematica salvezza in Lega pro. Per dimostrare che, almeno sul campo, la stagione è stata portata a casa.


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Dopo l’intervallo, il Pordenone per inseguire il colpaccio avrebbe dovuto segnare tre gol senza subirne. Ci ha provato Maccan al 70’, poi sono stati i padroni di casa a dilagare con Bernasconi al 71’, al 76’ e al 78’ e ancora con Pessina su rigore al 74’.

Il Monza è sceso in campo grazie all’esercizio provvisorio concesso subito dopo il fallimento proprio per permettere alla squadra di giocare questa partita. È sceso in campo grazie anche a “Biffi Mobili”, l’azienda belluschese che per la passione dei titolari ha sponsorizzato la squadra per l’ultimo importante appuntamento.

Ora la palla passa ai curatori fallimentari che erano in tribuna insieme al sindaco Roberto Scanagatti e al consigliere delegato allo sport Silvano Appiani.

I curatori Giuseppe Nicosia ed Elisabetta Brugnoni hanno capito da subito l’importanza della partita: hanno autorizzato il ritiro per permettere alla squadra di concentrarsi (e rilassare i nervi dopo le tensioni degli ultimi mesi) e venerdì hanno lanciato ai tifosi l’appello a essere allo stadio, perché «una squadra in serie C è un patrimonio di tutta la città».

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Fuori dal campo invece hanno quantificato i debiti sportivi (gli stipendi da pagare ai giocatori e a coloro che hanno contratti depositati in lega), perché sanno che il mantenimento del titolo sportivo dipende anche dal loro pagamento. La prossima settimana dovrebbe essere emessa l’ordinanza di vendita: l’obiettivo è di vendere la società entro il 22-23 giugno per permettere alla nuova proprietà di iscriversi entro il 30 giugno al prossimo campionato. Per il futuro del calcio a Monza.