Basket, l’As Lesmo vola in C Gold: il punto più alto della storia (ora senza palazzetto)

Il basket a Lesmo sta ancora festeggiando la promozione in serie C Gold: il punto più alto della propria storia, che ormai è già lunga 45 anni. La finale del campionato di C2 si è chiusa con una doppia vittoria su Viadana. Si apre il problema del palazzetto.
Basket, la festa promozione dell’As Lesmo
Basket, la festa promozione dell’As Lesmo

Il basket a Lesmo sta ancora festeggiando la promozione in serie C gold: il punto più alto della propria storia, che ormai è già lunga 45 anni. La finale del campionato di C2 si è chiusa con una doppia vittoria su Viadana.

Solo nel 2004 si era registrata una promozione a un livello così elevato. Ma allora, per motivi economici, non fu possibile iscrivere la squadra nel campionato di diritto. Quest’anno questo pericolo non va nemmeno contemplato. La società giallorosa sale così ulteriormente nell’”olimpo” della competitiva pallacanestro brianzola: in provincia soltanto Desio militerà in una categoria superiore. Certo, quest’anno i posti a disposizione per salire di categoria erano molti di più, data la ristrutturazione dei campionati voluta dalla federazione. Ma ovviamente, ad esser promossi, era molto di meno della metà delle squadre pretendenti.

«Questa promozione scombina i piani della società, ma in positivo – ricorda il dirigente Roberto D’Orlando – Non era affatto preventivabile a settembre una promozione del genere, esattamente come quattro anni fa non si puntava a salire dalla serie D, e invece ce la facemmo».

Non sarà però facile mantenere una categoria ben più impegnativa dal punto di vista economico e tecnico. Tra i vari problemi che si prospettano, c’è quello del palazzetto: quello di Lesmo non è omologabile per questa categoria; quindi si dovrà emigrare in comuni vicini.

La promozione è un trionfo anche e soprattutto per il tecnico Sebastiano Fumagalli, che ha sempre preparato la squadra nel modo migliore: dialogo, regole e lavoro hanno pagato. Ma non va dimenticato l’apporto della società. Il dirigente accompagnatore D’Orlando e il team manager Daniele Pozzi sono sempre stati vicini alla squadra, così come i loro colleghi: non c’è stata una partita né un allenamento in cui i dirigenti non erano presenti. E da parte loro non è mai venuta meno la fiducia e la pazienza, anche a fronte delle cinque sconfitte consecutive a novembre.

Dal punto di vista tecnico il trascinatore è stato Gabriele Villa. 31 anni, la sua esperienza e la sua caratura cestistica sono state decisive nel trascinare il quintetto: la sua stazza da centro e la capacità di giocare da ala hanno creato disorientamento nelle difese avversarie. A maggior ragione il suo rendimento è stato decisivo, se si pensa al forfait che Campana aveva dato a inizio stagione in modo del tutto inaspettato.

Tutti i giallorossi hanno dato il massimo, come impegno e serietà, in un gruppo in cui si sono evidenziate le crescite di Aliprandi e Zappa, in particolare.