Addio a Stirling Moss, il “Re senza corona” della Formula 1 che vinse per 2 volte a Monza

All’età di 90 anni è morto Stirling Moss. Il campione inglese di automobilismo si è spento nelle prime ore della domenica di Pasqua nella sua casa di Mayfair.
Anno 2015: Lewis Hamilton e Stirling Moss con due Mercedes d’epoca sulla pista di Monza
Anno 2015: Lewis Hamilton e Stirling Moss con due Mercedes d’epoca sulla pista di Monza

All’età di 90 anni è morto Stirling Moss. Il campione inglese di automobilismo si è spento nelle prime ore della domenica di Pasqua nella sua casa di Mayfair. Nato a Londra il 17 settembre 1929, si è meritato il titolo di Re senza corona perché è stato il pilota di F1 che ha vinto più GP (sedici) senza cogliere nemmeno un mondiale. Moss conquistò per quattro volte il secondo posto nella classifica finale nei campionati 1955, 1956, 1957 e 1958. Ha corso in F1 fino al 1961 con monoposto per lo più inglesi: Jaguar privata, Vanwall, Cooper, Lotus, Mercedes-Benz, ma anche con la Maserati.La carriera fu stroncata nel 1962 per un grave incidente a Goodwood mentre era alla guida di una Lotus nel Trofeo Glover. Rimase in coma per un mese e rimase paralizzato sul lato sinistro del coprpo per sei mesi. L’anno seguente, a seguito di un test con la Lotus, decise di concludere definitivamente la propria carriera.

E delle 16 vittorie, ben 2 furono conquistate sulla pista di Monza per due anni di seguito, nel 1956 e nel 1957. Quella del 1956 fu ricordata come una delle vittorie più scintillanti del campione inglese. La gara era valida anche come Gran Premio d’Europa. Padrona del Campionato, fino a quel momento, la Ferrari che aveva reclutato il pilota da battere di quel periodo, Juan Manuel Fangio, che sceso dalla Mercedes come Campione del Mondo era risalito sulla Ferrari per allungare ancora un po’ la sua carriera di campione. E poi c’era la Maserati. Il marchio del Tridente si presentò a Monza con le sue 250F a sei cilindri, decise a dare battaglia alle 8 cilindri del Cavallino. A guidare la pattuglia di agguerriti piloti c’era il ventisettenne londinese Stirling Moss. Anche lui, come Fangio, veniva dalla stagione precedente passata in Mercedes dopo gli esordi con la Cooper e già un primo fugace passaggio con la Maserati. Moss aveva terminato il campionato del ’55 al secondo posto, dietro naturalmente l’argentino. Non sapeva ancora che quel ruolo di “eterno secondo” gli sarebbe rimasto addosso per tutta la sua carriera futura. Ma quella domenica 2 settembre del 1956, a Monza, Stirling Moss vinse lasciandosi alle spalle l’amico rivale argentino. Poi il bis l’anno successivo: nel 1957 trionfò con una Vanwall disegnata per il secndo anno consecutivo da Colin Chapman, poi fondatore della Lotus.

Addio a Stirling Moss, il “Re senza corona” della Formula 1 che vinse per 2 volte a Monza
Lewis Hamilton e Stirling Moss


La carriera fu stroncata nel 1962 per un grave incidente a Goodwood mentre era alla guida di una Lotus nel Trofeo Glover. Rimase in coma per un mese e rimase paralizzato sul lato sinistro del corpo per sei mesi. L’anno seguente, a seguito di un test con la Lotus, decise di concludere definitivamente la propria carriera.

Addio a Stirling Moss, il “Re senza corona” della Formula 1 che vinse per 2 volte a Monza
Lewis Hamilton e Stirling Moss


Stirling Moss si presentò di nuovo a Monza nel 2015, in compagnia di Lewis Hamilton per un evento targato Mercedes che portò a Monza le imbattibili W196, le monoposto che l’11 settembre del 1955 corsero, e vinsero, il Gran Premio d’Italia, ultima prova del Mondiale e, per scelta della dirigenza tedesca di allora, anche ultima gara nella storia Mercedes, almeno fino al ritorno di pochi anni fa. I due fuoriclasse britannici hanno percorso alcuni giri ripresi da una telecamera, che ha effettuato filmati di carattere commerciale, con Hamilton in difficoltà nel tenere la sua W196 a mezza costa a bassa andatura. Terminate le riprese Moss, accompagnato a Monza dalla terza moglie Susie, si è fermato e ha detto stop, condizionato dai quasi novant’anni d’età e dall’aver effettuato, il giorno prima, un’operazione simile sulle strade toscane della MilleMiglia vinta, sempre in quel lontano 1955, al volante della mitica 300 SLR.