Il grande secolo dell’autodromo di Monza in un album di figurine

Torna l’album delle figurine del Cittadino di Monza e il 2021 è dedicato all’autodromo nazionale e alla sua storia, alla vigilia del secolo di vita: ecco come averlo e come acquistare i pacchetti.
Un particolare di una delle figurine
Un particolare di una delle figurine

Per molti nel mondo è il simbolo stesso della città di Monza ma soprattutto, senza ombra di dubbio, è uno degli impianti più importanti e pieni di storia per gli sport dei motori.

L’Autodromo Nazionale, inaugurato nel settembre del 1922, è stato il terzo in ordine di tempo costruito con l’intento di far correre sul suo asfalto sempre più velocemente qualsiasi tipo di mezzo meccanico a due, tre o quattro ruote: è a lui che il Cittadino dedica la terza edizione dell’album delle figurine, nell’anno che anticipa il centenario della sua nascita.

Il grande secolo dell’autodromo di Monza in un album di figurine
Una delle figurine dell’album

L’album è in edicola con il Cittadino a partire da giovedì 25 febbraio, dove resterà a disposizione per più di un mese (salvo esaurimento): il costo sarà di 1,50 euro oltre al prezzo del giornale, 1 euro il costo delle singole buste di figurine. Ci sono anche quest’anno le figurine speciali, quelle da ritagliare sul giornale e incollare sull’album: saranno pubblicate giovedì 11 marzo e sabato 25 marzo la prima e giovedì 18 marzo e sabato 1 aprile la seconda.

L’album del 2021 sarà un percorso fotografico, diviso in quattro sezioni, in cui sono riportate sotto forma d’immagini solo alcune delle tante pagine della sua storia. Il disegno della pista , le strutture che fin dai primi giorni sono sempre state all’avanguardia e spesso prese a modello dai vari impianti che qua e là sorgevano nel mondo. C’è un breve accenno ai grandi appuntamenti agonistici andati in scena, a cominciare da quel Gran Premio d’Italia che è lo stesso seme da cui è germogliato, fra la primavera e l’estate del 1922, l’autodromo.

Infine, troviamo alcuni fra i grandi campioni che si sono messi in gioco correndo sulla pista brianzola e che purtroppo in alcuni casi hanno pagato con il tributo più alto la loro passione. Questo, ma anche molto altro, è l’Autodromo Nazionale di Monza. Per tutti, il “tempio della velocità”.

Eccole allora, nello specifico, le sezioni. “La pista”, intanto: perché il disegno del tracciato di Monza è sostanzialmente rimasto lo stesso di un secolo fa, quando fu creato l’autodromo. Una serie di interventi, per lo più dettati da motivi di sicurezza, ne hanno cambiato di poco l’aspetto nel corso della sua storia, impreziosita dalla creazione nel 1955 dell’anello d’alta velocità.

Il grande secolo dell’autodromo di Monza in un album di figurine
Una delle figurine dell’album

Poi “Le strutture”: all’inizio i lavori erano tutti concentrati sulla pista ma poi, e non poteva essere altrimenti, sono iniziate a sorgere tribune e palazzine per i servizi vari. Nel corso della sua storia l’Autodromo è sempre stato all’avanguardia adeguandosi alle richieste del mondo delle corse, e restando punto di riferimento per il resto degli impianti internazionali. Quindi “Le gare”: fin dall’inizio l’evento principe è il Gran Premio d’Italia, ma Monza ha anche organizzato eventi in proprio, oppure ospitato promoter esterni, inserendo nei propri calendari gare di tutti i tipi sia a due che a quattro ruote, spesso con validità iridata o continentale.

Infine “I campioni”, una schiera infinita di nomi entrati nella storia delle corse e che sull’asfalto monzese hanno scritto pagine indimenticabili. Piloti che nella maggior parte dei casi hanno trovato la gloria eterna vincendo il Gran Premio d’Italia.