Bando rinnova veicoli: l’impegno della Regione Lombardia per un’aria più pulita

L’assessore all’Ambiente, Raffaele Cattaneo: «Ai divieti che si scaricano sui cittadini, preferiamo gli incentivi: la Regione ha messo in campo risorse proprie per la sostenibilità ambientale»
L’assessore all’Ambiente, Raffaele Cattaneo
L’assessore all’Ambiente, Raffaele Cattaneo

Incentivi alle micro piccole e medie imprese per la demolizione di veicoli commerciali di proprietà, benzina fino ad Euro 1 incluso e diesel fino ad Euro 4 incluso, con conseguente acquisto, anche in leasing, di un nuovo veicolo ad uso commerciale e industriale (categoria N1 e N2) a basso impatto ambientale. È il bando da 6.5 milioni di euro messo in campo da Regione Lombardia per consentire un ricambio del parco dei veicoli commerciali più inquinanti all’interno del territorio regionale.

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“Si tratta di risorse per incentivare la sostituzione di veicoli più inquinanti con mezzi a basso impatto ambientale – ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo – questa è una delle varie misure previste nell’aggiornamento del piano per il miglioramento della qualità dell’aria che va nella direzione di agire sulle emissioni causate dal traffico veicolare. Una delle tre fonti principali responsabili dell’inquinamento dell’aria che respiriamo”.

Il rapporto sulla qualità dell’aria

Le emissioni nazionali dei principali inquinanti atmosferici dal 1990 al 2015 hanno infatti registrato diminuzioni in un intervallo che va dal 28% (PM2,5) al 62% (Nox). Negli ultimi anni, inoltre, è stato registrato in Lombardia un netto miglioramento della qualità dell’aria grazie alla diminuzione costante dei principali inquinanti: il monossido di carbonio (CO),il biossido di zolfo (SO2),il benzene (C6H6),PM10 e il biossido di azoto (NO2). Stazionario invece è il livello di ozono (O3). Nei giorni scorsi, inoltre, l’assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo e il presidente di Arpa Lombardia, Stefano Cecchin, hanno presentato il rapporto sulla qualità dell’aria 2018 basato sui dati dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente. I dati sono molto incoraggianti: concentrazioni medie delle polveri sottili ridotte del 34% (rispettando il limite dei 40 microgrammi per metro cubo), numero di giorni di superamento diminuito del 59% nel periodo dal 2005 al 2018 (media regionale da 120 giorni a 40) e giorni di superamenti dei limiti ridotti in tutti i capoluoghi Lombardi. Anche i livelli atmosferici di PM10, PM2,5 e NO2 mostrano un andamento decrescente.

Buoni segnali, quindi, in vista del raggiungimento degli obiettivi della Commissione Europea sul rispetto dei limiti previsti dalle direttive 2008/50/CE e 2004/107/CE entro il 2020 e il raggiungimento dei livelli raccomandati dall’Oms entro il 2030. Obiettivi ancora lontani anche perché legati all’efficacia delle politiche energetiche, agricole e alla mobilità: tutti driver che saranno adottati a livello europeo e nazionale e in sinergia con le misure previste nei Piani per la qualità dell’aria di regioni e province autonome.


La Pianura Padana tra le zone più interessante al fenomeno

La Pianura Padana, in particolare, è fra le zone europee più interessate al fenomeno. «La logica che muove la nostra strategia per combattere le emissioni inquinanti e migliorare la qualità dell’aria deve essere chiara e sostenuta da risorse finanziarie adeguate e interventi normativi mirati – ha commentato Cattaneo -. Il Bacino padano, che come è noto ha condizioni meteoclimatiche e orografiche particolarmente sfavorevoli, sta facendo da tempo fronte comune per affrontare questa sfida che riguarda la salute di tutti e agisce anche sul tema tanto dibattuto in questi giorni della lotta al cambiamento climatico. Ai divieti che si scaricano sui cittadini, preferiamo gli incentivi e la Regione sta mettendo in campo risorse proprie per ottenere una sempre più piena sostenibilità».

Un cambio culturale in atto

Il miglioramento dell’ambiente e della qualità dell’aria è quindi un problema che va affrontato sotto vari aspetti. Da un punto di vista culturale occorre superare le abitudini negative, favorire investimenti e produzioni «green», stimolare le agevolazioni per il settore dell’automotive. La tutela della salute passa, infatti, dall’applicazione di misure permanenti a quelle adatte a contrastare il fenomeno in modo temporaneo a fronte di emergenze. In pratica occorre un approccio a 360 gradi e la Regione Lombardia continua a svolgere un ruolo importante nella lotta all’inquinamento atmosferico per la tutela dell’aria. E l’impegno della Regione contro l’inquinamento atmosferico continua a dare risultati incoraggianti.

Misure antismog: un portale per saperne di più

In Lombardia, sono attive misure ad alto impatto sull’inquinamento atmosferico per garantire il diritto dei cittadini all’aria pulita. Le misure temporanee antismog sono invece previste nei periodi di persistente accumulo degli inquinanti atmosferici. Per conoscere la situazione, verificare se nella zona in cui si abita sono attive le misure antismog temporanee e per saperne di più sulle patologie legate all’inquinamento identificate dalla ricerca medico scientifica è possibile consultare il sito dedicato della Regione all’indirizzo http://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/aria.

Gli incentivi per il mondo delle auto e del trasporto

Ma non solo. Ci sono anche gli incentivi che la Regione ha attivato. Ad esempio, quelli per la rottamazione dei veicoli più inquinanti e le agevolazioni per l’acquisto di veicoli commerciali a minore impatto ambientale. E se si vuole saperne di più su inquinamento e qualità dell’aria si può accedere alla sezione Faq: trenta domande e risposte fondamentali per la conoscenza dei problemi e delle soluzioni. Tutto questo sul portale della Regione. Un modo per essere sempre aggiornati e attivi nel difendere l’ambiente in cui viviamo.

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