Musica l’1 maggio Come, dove. E perché

Primo maggio festa dei lavoratori. Primo maggio festa dei lavoratori e della musica, che non è più solo il concertone dei sindacati in piazza San Giovanni a Roma. E che inizia prima. Tra Brescia, Mezzago, Taranto e Torino.
Il logo del concerto del Primo maggio a Roma
Il logo del concerto del Primo maggio a Roma dal sito ufficiale

Primo maggio festa dei lavoratori. Festa in tutto il mondo di chi il lavoro ce l’ha e lo difende, di chi lo vorrebbe e di chi è costretto – magari – a lavorare come in una giornata qualsiasi. Primo maggio festa dei lavoratori e della musica, che non è più solo il concertone dei sindacati in piazza San Giovanni a Roma.

Primo maggio che comincia in anticipo con il Neverland festival 2014, che raddoppia e finisce come sempre al Bloom di Mezzago il 3 maggio. Ma parte sabato 26 aprile alla Latteria artigianale Molloy di Brescia.

Brescia e Mezzago – È il festival del lavoro che non c’è, che si presenta col volto sorridente del ragazzino della nota pubblicità di una barretta (o un ovetto) al cioccolato e viene trascinato dall’eloquente hashtag #ca***ridi. Proprio perché la rassegna è nata una manciata di anni fa rivolgendosi a chi ha perso la sua occupazione e subisce la crisi. In arrivo come tradizione nomi importanti della musica italiana.

A Brescia, su due palchi, sfileranno Cccp 30 anni di ortodossia (il progetto lanciato nel 2013 da Massimo Zamboni e Angela Baraldi), Maria Antonietta, Dino Fumaretto, Losburla, Marydolls, Joan Thiele, Davide Viviani, A new step back. Dalle 17 a notte, ingresso 10 euro (con tessera arci eccezionalmente a 5 euro). In via Marziale Ducos 2/b a Brescia.

Altri due palchi al Bloom il 3 maggio per Giorgio Canali e Rossofuoco, Spartiti (Jukka Reverberi/Giardini di Miró – Max Collini/Offlaga Disco Pax), Bologna Violenta, Bettibarsantini (Alessandro Fiori e Marco Parente), Numero 6, Le gros ballon, Psychovox. Stessi orari di Brescia, ma in via Curiel 39 a Mezzago.

Roma – “Le nostre storie” è il tema del concertone gratuito che Cgil, Cisl e Uil portano in piazza a Roma da ormai più di vent’anni. Quest’anno tocca a Edoardo Leo (attore e regista), Francesca Barra (giornalista e scrittrice) e Dario Vergassola (comico e cantautore) portare avanti la trama della lunga diretta su Rai 3: dalle 15, raccontando “accordi e disaccordi delle nostre radici, della nostra memoria e del nostro domani” dice la presentazione. Protagonisti sul palco Clementino, il vincitore di Sanremo Giovani Rocco Hunt, Piero Pelù, Tiromancino, Modena City Ramblers, Stefano di Battista e i 50 sax del Conservatorio Santa Cecilia, Francesco Di Bella, Taranproject con Daniele Ronda, Perturbazione, Brunori Sas, Enrico Capuano, P-Funking Band, Levante, Alberto Bertoli (figlio di Pierangelo) e i Crifiu, vincitori del primo contest 1MFestival 2013, alle battute finali anche con l’edizione 2014che ha promosso Bastian Contrario, KuTso e Disco Socks. E poi anche Riccardo Sinigallia, Gherardo Colombo con Piotta, Silvia Emme, L’Orchestraccia, i Velvet.

Niente Bandabardò invece, che sarebbe stata alla prima uscita col nuovo disco in rampa di lancio (in arrivo il 27 maggio): il cantante Erriquez si è ammalato e ha annunciato il forfait sul sito ufficiale e su facebook.

Ospiti il giornalista Aldo Cazzullo, il fondatore di Slow food Carlo Petrini, Federica Sciarelli, Max Paiella e Nino Frassica che sarà protagonista anche di un set musicale.

«A fare la differenza, nel 2014, ci sarà innanzitutto il tema, ma anche la conduzione meno urlata rispetto al passato, e gli ospiti, che porteranno sul palco in maniera riflessiva argomenti della nostra storia e di grande attualità: Frassica, ad esempio, oltre che ai suoi numeri offrirà al pubblico anche la lettura di una poesia di Ignazio Buttitta sulla strage di Portella della Ginestra», ha spiegato il direttore artistico Marco Godano di una manifestazione che deve ritrovare spunti di interesse e, soprattutto, ritmo.


Leggi Nel 2013 era andata così: Concertone, tante domande e soliti dubbi

Diretta tv su Rai 3 a partire dalle 15 con l’anteprima del concerto, poi dalle 16 a mezzanotte con interruzione per l’edizione del Tg3 delle 19. Collegamenti in diretta con Radio 2. Aggiornamenti sul sito ufficiale, su Facebook e su Twitter con l’hashtag #primomaggio (@concerto1maggio).

Taranto – Intanto a Taranto, dopo il grande successo del 2013, torna il concertone alternativo organizzato dal comi­tato Cit­ta­dini e Lavo­ra­tori Liberi e Pen­santi che riunisce anche gli ope­rai dell’Ilva. E la crescita della manifestazione, curata dal punto di vista artistico da Michele Riondino e Roy Paci, è stata dirompente tanto da riuscire spostare i riflettori un po’ più a sud. Dopo il lavoro al centro della prima edizione, il primo maggio di lotta a Taranto parlerà di “Futuro? …Ma quale futuro?” per dire “Sì ai diritti e no ai ricatti”. Un vero manifesto politico per pretendere “Salute, lavoro, cultura e ambiente” in una città con 110mila disoccupati e relegata oltre il centesimo posto nell’ultima classifica sulla qualità della vita. Ma anche una battaglia che si può allargare al resto dell’Italia.

E visto che comunque in un concerto di musica si parla, sono nomi pesanti quelli che anche quest’anno saliranno sul palco del parco archeologico delle mura greche. Alle 14.30 (orario anticipato rispetto alle15 iniziali) ad aprire le danze è atteso Caparezza, freschissimo di “Museica” il nuovo album. Poi Afterhours, 99 Posse, Vinicio Capossela e La banda della Posta, Rezophonic, Tre allegri ragazzi morti, Paola Turci e anche Fiorella Mannoia. E, in ordine alfabetico, Après la classe, Diodato, Diverso cappuccetto rozzo Mc, Don’t ask me, Emanuele Barbati, Fido Guido + @Rockin’ Roots Band + Idem + Gmac Citylock Official from Kingston, Filippo Graziani, Remigio Furlanut + Mimmo Gori + Frank Buffoluto & i Pali Delle Cozze, Grazia Negro, Ilaria Graziano & Francesco Forni “From Bedlam to Lenane”, Insintesi, Mama Marajas e Don Ciccio, Mery Fiore, Municipale Balcanica, Nobraino, Non giovanni,Rubbish factory, Slt Family, Stip’ Ca Groove, Sud Foundation Krù, Sud sound system, Una.

Presentano Andrea Rivera, Valentina Petrini e Luca Barbarossa. Aggiornamenti su Facebook e Twitter con l’hashtag #1maggiotaranto (@LiberiePensanti). Una diretta streaming è annunciata su Jo Tv (vai al sito), interventi su Radio 1Rai.

Torino – Primo maggio jazz a Torino. Quel giovedì in piazza Castello si conclude la settimana del Torino Jazz Festival e la giornata va dal Salento, all’Africa a New York. Passando per Paolo Fresu ed Elio e le Storie tese. Su il sipario alle 15.30 con la “Taranta nera” e il Salento che incontra l’Africa grazie a Baba Sissoko, Kandi Guira e Kalifa Kone. Poi il Giornale di bordo di Salis, Angeli, Murgia e Drake, New York-Torino roundtrip con la Juilliard School e il conservatorio Verdi, Paolo Fresu Quintet nello spettacolo “Trint’annos-Trent’anni”, Ibrahim Maalouf Illusion (trombettista franco-libanese), Alain Caron Band (bassista canadese) e, in chiusura, Elio e le Storie tese.

L’ultimo appuntamento di una settimana di concerti che si è aperta nel giorno della Liberazione (con Daniele Sepe) e prevede Uri Caine e Dave Douglas (il 26 aprile all’auditorium Rai, 10 euro), Diane Schuur e Torino Jazz Orchestra (il 26 aprile in piazza Castello). In piazza arriveranno anche Al di Meola plays Beatles and more (27 aprile), Manu Dibango (28 aprile), Enzo Avitabile e i Bottari di Portico (29 aprile), Caetano Veloso (il 30 aprile). I concerti in piazza Castello sono gratuiti, altri eventi sono in programma in diverse location della città (tipo sabato 26 aprile concerto technojazz da Giancarlo 2 con Samuel Romano e i Barber Mouse). Ma questa è un’altra storia.

Vai al sito ufficiale del Torino Jazz Festival

(aggiornato il 30 aprile 2014)