#MorosininPista: Leclerc ha perso in Barhein per la benzina sbagliata

Troppo grassa o troppo magra: è stata la benzina la causa della sconfitta di Leclerc in Ferrari al Gp del Barhein. Il risultato: un iniettore intasato e la sesta marcia impossibile. E ora, la Cina.
Charles Leclerc (dalla pagina Facebook ufficiale del pilota)
Charles Leclerc (dalla pagina Facebook ufficiale del pilota)

La disavventura di Charles Leclerc nel GP del Barhein arrivata per colpa di un iniettore intasato dalla nuova benzina che la casa fornitrice della Ferrari aveva fornito per la seconda gara del mondiale. Benzina troppo grassa, o troppo magra, che ha tolto a Leclerc che stava dominando la gara, la vittoria per via dell’impossibilità di andare oltre la sesta marcia. Di conseguenza la perdita secca ad ogni giro è stata, per il giovane pilota, di 5-6 secondi: superato da Hamilton e da Bottas, il podio di Leclerc è stato salvato dalla safety car e dalla generosità di Max Verstappen.

La disavventura del Barhein è seguita alla brutta prestazione dell’Australia, in cui i tecnici della Ferrari, volendo garantire ai piloti l’affidabilità, hanno dovuto depotenziare il motore per via di qualche dato dubbio rilevato nei test di Barcellona. Ma in Barhein tutto era a posto, per aumentare l’affidabilità la Ferrari aveva cambiato il materiale di costruzione di pistoni e canne, da alluminio ad acciaio, materiale quest’ultimo che la Mercedes adopera da un paio d’anni con grandi risultati in fatto di affidabilità.

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Intanto, sulla stampa tedesca Toto Wolff ha spiegato che la Ferrari, in rettilineo, ha mezzo secondo di vantaggio sulla Mercedes. Vantaggio che poi diminuisce di qualche centesimo nei tratti di curve lente. Ma nel complesso, secondo il manager della squadra tedesca, la Ferrari in questo momento ha un motore stratosferico, superiore a quello delle frecce d’argento. Superiorità che si vede anche dal confronto dei dati delle squadre motorizzate Ferrari e motorizzate Mercedes.

Per cui anche in Cina, fra una settimana, assisteremo a una qualifica molto tirata perché il circuito di Shangai comprende un lungo rettilineo fra curve 13 e 14; altri due abbastanza lunghi, quello del traguardo e fra curve 10 e 11; più un tratto veloce prima della variante 6 e un curvone veloce 7. Una pista, in altre parole, che ben si dovrebbe adattare alla Rossa di Maranello e a Charles Leclerc al quale la Scuderia ha deciso di dare corsa libera. C’è, in effetti, il sospetto che Vettel non riesca guidare, come invece riesce a fare Leclerc, una monoposto un po’ sovrasterzante come sono le monoposto odierne: alla Red Bull, Sebastian era abituato a guidare la monoposto realizzata da Adrian Newey, che sembrava correre su un binario, con la quale vinse quattro titoli mondiali. Ma la Cina dirà di più.