#Morosininpista: a Silverstone è ancora dominio Mercedes. Ma c’è qualche speranza

Scrivevo una volta che se non è Hamilton è Bottas, comunque Mercedes. Così è stato anche nelle prime due sessioni di prove libere del GP d’Inghilterra con il finlandese, a proprio agio, che ha preceduto il campione del mondo e poi Leclerc, Vettel, Gasly.
Lews Hamilton
Lews Hamilton

Scrivevo una volta che se non è Hamilton è Bottas, comunque Mercedes. Così è stato anche nelle prime due sessioni di prove libere del GP d’Inghilterra con il finlandese, a proprio agio, che ha preceduto il campione del mondo e poi Leclerc, Vettel, Gasly con la Red Bull che a sua volta ha messo dietro la McLaren di Lando Norris e il compagno di squadra Max Verstappen. Sembrerebbe, allora, tutto già deciso? Sembrerebbe che la Formula 1 anche nel 2019 sia un monomarca Mercedes?

Diciamo che una speranzella le Rosse e le Red Bull me l’hanno lasciata. Ma anche il passo gara migliore, nelle prove libere, è sempre delle Mercedes pur se questo, spesso, ha un significato poco preciso. Appunto, come in Austria. Vedremo. A Silverstone si viaggia a oltre 240 di media oraria, l’asfalto è stato rifatto due volte negli ultimi due anni perciò i piloti oggi qualche problemino l’hanno avuto. Per esempio, Leclerc si è lamentato del graining all’anteriore sinistra, stessa noia per Verstappen che, insieme a Gasly, è andato però molto bene nella simulazione gara. Un long run in cui la McLaren, sorprendentemente è andata più veloce delle Ferrari.

La simulazione della qualifica, invece, ha raggruppato sette piloti in un secondo. Il distacco fra Mercedes e Ferrari è minimo, 197 millesimi quello di Leclerc da Bottas. E a oltre 240 di media, cosa volete che siano?