F1, Morosini in pista: colpo del Biscione,Raikkonen spinge con l’Alfa Romeo

Terza giornata di test invernali a Barcellona, sfida a distanza sul ritmo gara tra Ferrari e Mercedes: Vettel (147 giri percorsi) meglio di Hamilton, grazie anche alla trentina di cavalli in più. L’inizio del Mondiale, il 17 marzo in Australia, si avvicina
La presentazione della nuova Ferrari
La presentazione della nuova Ferrari

Terza giornata di test invernali a Barcellona ed ecco emergere la classe di Kimi Raikkonen che alla guida dell’Alfa Sauber è stato il primo pilota a scendere sotto l’1’18”: 1’17”7, 135 giri. Poi, Sebastian Vettel con le Hyper soft ha segnato un tempo superiore al tempo di ieri. Ma anche questo tempo può essere mascherato, perché se nella qualifica del gran premio la quantità di benzina a bordo è quella necessaria a compiere tre giri, nel test invernali il quantitativo potrebbe essere superiore, però tale da consentire ai tecnici di tranne conclusioni piuttosto precise.


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Meglio dunque raccontare che nella terza giornata di test invernali si è assistito a un gran duello Ferrari-Mercedes per quel riguarda il ritmo gara. Vettel con la Ferrari (147 giri percorsi) è stato mediamente migliore di Hamilton con la Mercedes di un decimo di secondo. Migliore anche il tempo d’attacco della prova da parte della Ferrari sulla Mercedes ma anche in questo caso per fare una valutazione assolutamente precisa, occorrerebbe conoscere la quantità di benzina imbarcata. Ma se le due monoposto sono partite col pieno, allora il decimo di secondo di vantaggio della Ferrari è un indizio di grande importanza. Del resto, l’amico Marco Vaghetti – cardiologo che lavora in emodinamica all’ospedale di Ulm e grande appassionato di Formula 1 – mi ha chiamato rivelandomi che la stampa tedesca specializzata parla di super motore Ferrari, 20/30 cavalli in più del Mercedes, mostrando qualche preoccupazione per quel che riguarda le prime gare di campionato. C’è anche una differenza di sviluppo dei test fra Ferrari e Mercedes: Matteo Binotto, team principal della squadra di Maranello, ha optato per una giornata di test per ciascun pilota (per regolamento le squadre non possono avere due piloti contemporaneamente in pista durante i test) mentre la Mercedes diretta da Toto Wolff fa girare due piloti, uno al mattino (Bottas) e uno al pomeriggio (Hamilton).

La Red Bull, che segue lo schema di utilizzo piloti della Mercedes, ha girato nel pomeriggio con Max Verstappen mettendo in evidenza un passo gara medio superiore a quello di Vettel di quattro decimi di secondo. La motorizzazione Honda della Red Bull ha dato ottimi risultati in fatto di velocità sul dritto, anche se il secondo pilota, il francese Pierre Gasly, al mattino ha sbagliato un’entrata in curva finendo contro le barriere e rovinando la macchina.

Vengo adesso all’Alfa Sauber, che sta mostrando un ottimo potenziale, ben superiore a quello con cui l’anno scorso aveva cominciato il mondiale. Poi, a metà stagione, dalla Ferrari alla Sauber si è trasferito Simone Resta che ha progettato la nuova monoposto, quella che guideranno Raikkonen e Giovinazzi nel mondiale che il 17 marzo comincerà in Australia. Resta aveva già dichiarato nel settembre scorso che l’Alfa Sauber avrebbe compiuto nel 2019, un salto di qualità importante. Tutti gli sforzo dell’ingegner Resta si erano concentrati su una serie di pacchetti aerodinamici che aveva già dato buoni risultati con Charles Leclerc (che concluderà oggi i test Ferrari) e che già si vedono con concretezza in questi test di Barcellona. I tempi sul giro veloce di Raikkonen e Giovinazzi sono di ottimo rilievo.

Infine una curiosità: la differenza fra il lavoro dei team di cinquant’anni fa e di oggi. Allora, i meccanici lavoravano fino a quando i compiti stabiliti dagli ingegneri non fossero portati a termine. Il lavoro era continuativo, poteva finire alle dieci di sera come alle due o alle quattro del mattino. Oggi le cose sono diverse, i meccanici si dividono in due squadra, una lavora dalle 6 del mattino alle 18, l’altra dalle 18 alle 6 del mattino.

Domani quarta e ultima giornata di test. La ricerca probabile sarà quella dei tempi