F1, Morosini in pista: Vettel e Ferrari vincono in Inghilterra il più bel Gp della stagione

VIDEO - Adrenalina a fiumi, emozioni, sorpassi e controsorpassi: il Gp d’Inghilterra a Silverstone è stato uno spettacolo. Ha vinto Sebastian Vettel su Ferrari davanti a Hamilton. Il commento di Nestore Morosini.
F1 Formula 1 Silverstone Ferrari Sebastian Vettel
F1 Formula 1 Silverstone Ferrari Sebastian Vettel

Stavolta mi sono riconciliato con la formula 1. Mi è sembrato di rivivere i tempi passati, quelli di Senna, Prost, Piquet e compagnia. Merito di Vettel, Hamilton, Raikkonen, Botta,Verstappen e Ricciardo. E merito anche del giovane Leclerc appiedato da un guasto meccanico quando stava attaccando con la Sauber Alfa Romeo la sesta posizione tenuta da Hulkenberg.

Stavolta non ho dormicchiato, come durante il recente Gp di Montecarlo. Le vicende del Gp d’Inghilterra, che Lewis Hamilton avrebbe voluto vincere pagando di tasca sua mezzo stipendio, me lo hanno impedito per tutto il tempo in cui è durato.
La gara è cominciata con un colpo di scena, è continuata con colpi di scena e botti sui muretti a ripetizione, è finita con il più bel colpo di scena della stagione: il sorpasso di Sebastian Vettel a Valtteri Bottas, un sorpasso che ha lasciato attonito, al box Mercedes, Niki Lauda procurando un gesto di rassegnazione a Toto Wolff.

Dicevo che i colpi di scena sono cominciati in partenza quando Hamilton, partito molto male, ha stretto un po’ la traiettoria alla prima curva e Raikkonen che stava arrivando lo ha colpito. Lewis è ripartito in diciassettesima posizione mentre Kimi è stato penalizzato di 10 secondi, il doppio di quanto non aveva ricevuto in Francia il suo compagno di squadra per l’urto dato a Bottas. Due pesi e due misure, ma il finlandese non è il re dell’Inghilterra formulistica come lo è Hamilton.


La botta rimediata dal capitano della Mercedes ci ha consentito però di vedere all’opera un grande pilota. Giro dopo giro, Lewis ha rimontato fino alla sesta posizione, guidando la sua astronave contro i jet delle altre squadre. Ma a vantaggio della classe di Lewis, c’è da dire che il campione del mondo in carica ha subito avvisato il box che qualcosa nelle gomme posteriori non andava, continuando però ad attaccare alla disperata e con risultati eccezionali. La dea bendata, evidentemente, decide in qualche corsa di aiutare chi merita. Un botto della Sauber Alfa di Ericsson sul muretto ha provocato l’ingresso della safety car, le posizioni si sono raggruppate, le Ferrari e le Red Bull hanno effettuato subito un secondo pit stop disponendo di gomme soft nuove, la Mercedes ha lasciato in pista i suoi piloti con gomme medie perché di soft nuove non disponeva.

La ripartenza è stata eccezionale, subito in bagarre fra Raikkonen e Vertsappen che gli stava davanti. Kimi sorpassa e Max controsorpassa, passano due giri e ancora sorpasso del ferrarista, che riesce: roba da salti sulla poltrona, roba da togliere il fiato! La gara di Vertsappen finisce fuori pista: cose meravigliose e errori banali, “il ragazzo è così prendere o lasciare”, dice dal video Carlo Vanzini.

Adrenalina a fiumi, altro botto fra Sainz e Grosjean, altra safety car, altre emozioni. E qui la strategia Ferrari di risparmiare in qualifica un treno di gomme soft è stata decisiva per la vittoria di Vettel perchè la resistenza di Bottas dura un paio di giri, poi Sebastian effettua un sorpasso con staccata e frenata al limite e passa. La Ferrari è più veloce, prende subito due secondi, Bottas stremato non resiste ad Hamilton (ordini del muretto? Boh!) e perde il terzo posto a tre giri dalla fine quando Raikkonen ci regala l’ultima emozione con un sorpasso shock. Gara finita, Vettel vince inni nazionali e champagne, Sebastian (ha fatto la conferenza stampa in buon italiano) consolida la vetta della classifica con 8 punti su Hamilton e la Ferrari : da Silverstone, però, non arriva agli inglesi la stessa gioiosa notizia che era arrivata ieri dallo stadio di Samara.


La pista di Silverstone è una delle più belle del mondiale. Ricavata da un aeroporto militare da dove durante la seconda guerra mondiale partivano i bombardieri inglesi per sganciare milioni di tonnellate di esplosivo sulle città tedesche. Io l’ho frequentata sin dal 1977, quand’era ancora la casa di miliardi di fastidiosissimi moscerini che perseguitavano chiunque fosse all’interno dell’impianto. E dove le impiegate della sala stampa, per chiamare le “reverse charge”, usavano ancora i telefoni militare a manovella. Logico che gli spazi a disposizione abbiano permesso alla formula 1 di avere un impianto sempre affasciante, ricco di curve e rettilinei, quindi estremamente competitivo. Meno di una decina di anni fa, Silverstone è stato rifatto e congegnato in modo da offrire ai piloti numerosi punti dove mettere a segno attacchi e difese, sorpassi e controsorpassi. Lo si è visto in questo magnifico gran premio che, come dice, mi ha riconciliato con la formula 1. Ed era da un pezzo che questo non avveniva.