F1, Morosini in pista: pole, niente da fare ad Abu Dhabi per le Ferrari

Niente da fare per la Ferrari: troppo forti Lewis Hamilton e la Mercedes che concludono in pole ad Abu Dhabi il mondiale già vinto. Sebastian Vettel è terzo dietro a Bottas. Charles Leclerc, che da lunedì sostituirà Kimi Raikkonen, affiancherà Vettel nella due giorni di test che si terranno sulla pista.
Lewis Hamilton e Sebastian Vettel
Lewis Hamilton e Sebastian Vettel

Niente da fare per la Ferrari: troppo forti Lewis Hamilton e la Mercedes che concludono in pole ad Abu Dhabi il mondiale già vinto. Sebastian Vettel, terzo dietro a Bottas, ha sostenuto venerdì pomeriggio dopo le libere, che la Ferrari non ha velocità. Però se uno osserva attentamente come Hamilton percorre le due ultime curve del circuito arabo rispetto anche al compagno di squadra, ci si accorge immediatamente che anche con una vettura fortissima il pilota conta, eccome.

Da quel che si è visto, fra libere e qualifica, la Mercedes dovrebbe concludere l’ultima gara del campionato da gran protagonista. Pur se, ovviamente, una corsa può sempre riservare sorprese, anche grandi. Hamilton sta dando la caccia (anche se è ancora lontano) ai 91 gran premi vinti da Michael Schumacher. Ma non c’è dubbio che la potenzialità, non solo tecnica ma anche economica, della Mercedes può portarlo ad avvicinare di molto quel record.

Per i tanti anni che ho passato sulle piste di formula 1, ho imparato ad annusare anche da lontano le situazioni. E, nonostante non trapelino da Maranello notizie di sorta, io penso che in seno alla Ferrari si sta muovendo qualcosa. Non so cosa, sicuramente non nella composizione dei piloti perché Vettel e Leclerc sono già stati annunciati per il 2019. Forse nella composizione tecnica della squadra, perché la pressione della Mercedes su Mattia Binotto è stata recentemente molto accentuata.

Binotto è uomo più che da pista da ufficio tecnico, ha idee e genialità: farebbe molto comodo non perderlo, perché dai suoi suggerimenti la Ferrari, a metà stagione, ha potuto superare in prestazione la Mercedes. Probabilmente il recupero della squadra tedesca è avvenuto non solo per alcuni errori di Vettel, che ha gettato al vento una manciata considerevole di punti, ma anche per la strapotenza economica del gruppo automobilistico tedesco. Non dimenticando che il responsabile del reparto corse è l’italiano Aldo Costa, ex Ferrari. Ed è lui che preme per avere in reparto un ingegnere come Mattia Binotto.

Charles Leclerc, che da lunedì sostituirà Kimi Raikkonen e affiancherà Vettel nella due giorni di test che si terranno sulla pista di Abu Dhabi, si è qualificato ottavo. Una dimostrazione in più che il ventunenne monegasco ha qualità tali da non temere il salto di qualità della monoposto. Maurizio Arrivabene farà bene a non pendere da una sola parte, quella di Vettel per intenderci, perché la Ferrari ha bisogno di rinnovarsi: e un pilota giovane ma già molto promettente fin dal suo debutto in formula 1, può ridare freschezza ed entusiasmo a tutta la squadra.