F1, Morosini in pista: McLaren e Red Bull per il tempo, Ferrari e Mercedes per l’affidabilità

Secondo round di test in vista del debutto mondiale di Formula 1 il 17 marzo a Melbourne, col Gp d’Australia. McLaren e Red Bull per il tempo, Ferrari e Mercedes per l’affidabilità.
Leclerc Vettel 2019
Leclerc Vettel 2019

Secondo round di test in vista del debutto mondiale di Formula 1 il 17 marzo a Melbourne, col Gp d’Australia. Nella prima giornata i lavori delle scuderie si sono differenziati e al comando dei tempi c’è la McLaren di Lando Norris (1.17.709), un debuttando campione 2017 della F3 europea. Dietro, a 6 millesimi la Red Bull di Gasly, la Racing Point (ex Force India) di Stroll (1.17.824) e quarta la Ferrari di Vettel 1.17.925. Il valore dei tempi, come ho spiegato più volte, dipende anche dalla quantità di benzina a bordo e dal tipo di gomme.

La Ferrari, con Leclerc ai box dopo 29 giri per alcuni problemi al sistema di raffreddamento , ha girato per 81 tornate con Sebastian Vettel, gomme soft (gialle) e benzina mai sotto i 50 chili. Ora, per comparare il tempo di chi ha preceduto Vettel occorrerebbe sapere quanta benzina c’era nella McLaren, nella Red Bull e nella Racing Point. Nella ricerca dell’affidabilità, la Mercedes W10 si è presentata a questo day-1 in versione molto diversa rispetto alla prima finestra di prove del Montmelo. Gran parte del corpo vettura è stato modificato, per rendere la macchina più stabile. Lewis Hamilton ha girato senza accusare problemi, completando il proprio programma con le mescole bianche C2 (83 giri), segnando il 12° tempo (1’20″332) ma non forzando mai il ritmo. Valtteri Bottas, invece,si è dovuto fermare nel suo primo giro in pista per via di problemi di pressione dell’olio e con un principio di incendio annesso. Il team ha deciso di cambiare la power unit per precauzione e il pilota finlandese ha potuto completare solo 7 giri.

I test proseguiranno mercoledì e giovedì, probabilmente con gli stessi programmi per arrivare a venerdì dove le squadre effettueranno le simulazioni di qualifica e di gara. Penso che i top team non vorranno scoprire le batterie, quindi i serbatoi, ad esempio per la qualifica, non avranno benzina solo per i classici tre giri, ma conterranno almeno un quarto della quantità massima consentita dal regolamento per poi fare i confronti con i dati raccolti in questi giorni di test e avere precise potenzialità.