F1, Morosini in pista: in qualifica Vettel sbaglia e le Mercedes bastonano le Ferrari

Niente da fare, anche in Austria qualifica con dominio Mercedes soprattutto perché Sebastian Vettel, per sua ammissione, sbaglia due volte, sia col primo sia col secondo set di gomme. Sulla prestazione del pilota tedesco potrebbe aver pesato anche l’essere finito sotto investigazione perché avrebbe ostacolato una Renault.
La Ferrari di Sebastian Vettel
La Ferrari di Sebastian Vettel Fabrizio Radaelli

Niente da fare, anche in Austria qualifica con dominio Mercedes soprattutto perché Sebastian Vettel, per sua ammissione, sbaglia due volte, sia col primo sia col secondo set di gomme.

Che la qualifica del gran premio d’Austria fosse molto competitiva lo si è visto già nel Q2, quello che determina le gomme con cui i piloti partiranno in gara (gomme supersoft per Bottas e Hamilton, ultrasoft er Vettel e Raikkonen) quando le due Mercedes e la Ferrari di Sebastian Vettel si sono date battaglia rincorrendosi alternandosi al comando: l’aveva spuntata Vettel per qualche millesimo di secondo con un giro molto buono. Nel Q3, la prima sorpresa: con il primo set di gomme Vettel non riesce a compiere un giro preciso, compie due errori, perde la concentrazione e finisce in settima posizione quando mancano tre minuti e 50 secondi al termine della qualifica. Discreta, invece, la prestazione di Raikkonen che probabilmente sta cercando di non dover cedere, nella prossima stagione, il proprio posto in Ferrari a Charles Lecrerc. Raikkonen è secondo dietro a Bottas quando le squadre danno fondo all’ultimo tentativo.

Nel Q3, Vettel non è partito molto sereno, concentrato, perché nella fase finale della Q2, restando in traiettoria con al sua Ferrari, è finito sotto investigazione per aver ostacolato Carlos Sainz che è finito largo alla Curva 1. Lo spagnolo si è subito lamentato via radio e Seb è stato messo sotto osservazione. La cosa gli ha tolto evidentemente la serenità che ha dovuto recuperare. Col primo set di gomme, ancora un po’ agitato, Vettel ha sbagliato ritrovandosi in settima posizione. Col secondo set, ritrovata in qualche modo la calma ha compiuto ancora un errorino mentre Bottas ha percorso un giro perfetto superando di 19 millesimi Lewis Hamilton. Dietro alle Mercedes le due Ferrari che hanno preceduto la Red Bull di Verstappen, la Haas di Grosjean, la Red Bull di Ricciardo e la seconda Haas di Magnussen.

Vettel, dopo la qualifica, ha parlato di una gara con buone possibilità per la Rossa. Può essere che abbia ragione, perché senza l’errorino col secondo set di gomme nel Q3 probabilmente avrebbe potuto anche battere le Mercedes visto che il tempo valido per la qualifica è stato inferiore a quello del Q2 in cui Vettel aveva primeggiato. E, in più, con le gomme di partenza gara (supersoft per le mercedes e ultrasoft per le Ferrari) mi è sembrato che la Ferrari e la Mercedes si siano pareggiate.

Poi, dopo la qualifica, Sebastian Vettel ha ricevuto una doccia fredda sul capo: per aver ostacolato Sainz è staro punito con l’arretramento di tre posizioni sulla griglia di partenza e dovrà scattare non dalla seconda ma dalla terza fila.

Comunque, la Mercedes ha portato in Austria la prima parte di un grosso sviluppo tecnico che si dovrebbe concludere in occasione del GP d’Inghilterra, a Silverstone. L’ingegneria Mercedes è intervenuta per ora nella zona centrale e posteriore della W09, sul tracciato di casa le novità riguarderanno principalmente l’anteriore. Per questo la gara austriaca, dopo la qualifica, non è facilmente decifrabile.