È morto il calciatore Andrea Rinaldi, aveva 19 anni: l’addio dell’Ac Monza

Non ce l’ha fatta andrea Rinaldi, calciatore dell’Atalanta in prestito al Legnano che domenica 10 maggio ha accusato un malore in casa: inutile il ricovero a Varese. Aveva 19 anni ed era nato a Carate. L’addio del Monza.
Andrea Rinaldi in campo
Andrea Rinaldi in campo

È morto Andrea Rinaldi, il calciatore 19enne colpito da un malore nella giornata di domenica 10 maggio: non sono bastati gli interventi dei sanitari all’ospedale di Varese per salvargli la vita. «Un ragazzo a cui tutti vogliono bene e che si fa voler bene», ha detto Giovanni Cusatis, allenatore del Legnano che ha rilasciato una intervista al quotidiano La Provincia di Como. «Ci siamo sentiti qualche giorno fa, come d’abitudine chiamo tutti i ragazzi una volta a settimana, in questo periodo, per sentire come stanno. Stava bene – dice Cusatis – “Mister, mi ha trovato in tempo perché sto andando a fare l’allenamento giù in giardino”, mi ha detto». Nessun riferimento a eventuali problemi di salute, quel giorno, ha confermato l’allenatore.

Rinaldi avrebbe compiuto vent’anni il prossimo mese di agosto: di Cermenate, nel comasco, era nato nel 2000 all’ospedale di Carate Brianza. Dopo le prime esperienze nelle squadre della provincia e un passaggio nelle giovanili del Monza, era approdato all’Atalanta, squadra per la quale è tesserato. In questa stagione era stato ceduto in prestito al Legnano.

«Ac Monza si unisce al dolore della famiglia per la tragedia di Andrea Rinaldi, calciatore del Legnano scomparso a 19 anni per un aneurisma cerebrale, che lo aveva colpito venerdì nella sua casa di Cermenate” ha scritto la società biancorossa alla notizia della morte. “Un bambino straordinariamente dotato sotto tutti i punti di vista, tecnici e comportamentali, in particolare di lui ricordo che aveva una motivazione sopra la media”. Questo il ricordo commosso di Angelo Colombo, attuale Responsabile dell’Attività di Base del Monza, che lo portò nei Pulcini biancorossi quando aveva 10 anni. Chi lo ha frequentato in quelle tre stagioni in Brianza, dal 2008 al 2011, prima nei Pulcini e poi negli Esordienti, ricorda in particolare la grande educazione di Andrea, oltre alle qualità tecniche che gli permisero di passare poi all’Atalanta. Ciao Andrea, ci mancherai”.