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Troppi debiti, crescono del 64% imprese e privati che chiedono di essere aiutati: Monza seconda solo a Milano

Sono i dati dell’Organismo per la gestione delle crisi da sovraindebitamento e per la liquidazione del patrimonio della Camera Arbitrale di Milano. Dalla Brianza il 16% delle istanze presentate. L’11% è totalmente incapiente, senza niente da poter offrire per pagare
Camera arbitrale di Milano: aumentano le istanze di persone che hanno troppi debiti e chiedono di attivare gli strumenti per la gestione delle crisi
Camera arbitrale di Milano: aumentano le istanze di persone che hanno troppi debiti e chiedono di attivare gli strumenti per la gestione delle crisi

Ci sono imprese, ex imprenditori, ma anche semplici cittadini, privati che si rivolgono alla Camera arbitrale di Milano perchè hanno troppi debiti e chiedono di essere aiutati a gestire la crisi delle loro finanze. I numeri sono in aumento: una verità impietosamente confermata dal confronto tra le istanze depositate nel 2020 (123) e quelle del 2021 (192). In termini percentuali fa il 64% in più.

Una statistica nella quale, purtroppo, Monza insieme a Milano fa la parte del leone: una istanza su cinque riguarda la metropoli, mentre la Brianza, che viene subito dopo, rappresenta il 16% del totale.

Su 192 domande, 21 (11% del totale) sono le richieste di esdebitazione del debitore totalmente incapiente, in pratica persone che non hanno niente da mettere sul piatto per corrispondere ai creditori almeno una parte del dovuto. Il 65% di chi presenta la domanda è un consumatore (125) e nel 35% dei casi si tratta di imprese, ex imprenditori e ditte individuali (in totale 67 attività imprenditoriali).

I dati sono del Servizio OCC (l’Organismo per la gestione delle crisi da sovraindebitamento e per la liquidazione del patrimonio) della Camera Arbitrale di Milano, che gestisce le istanze per conto delle Camere di commercio di Como-Lecco, Cremona, Milano Monza Brianza Lodi, Pavia, Sondrio, Varese.

“I dati delle istanze di chi si rivolge alla Camera Arbitrale di Milano per chiedere un aiuto nella gestione delle crisi da eccesso di debito – dice Rinaldo Sali, Vicedirettore della Camera Arbitrale di Milano e Responsabile del Servizio OCC della Camera Arbitrale di Milano- evidenziano una condizione di perdurante difficoltà economica di famiglie e imprese di diverse province lombarde. Iniziata già prima del Covid, la situazione di difficoltà persiste. Aumentano i casi di difficoltà evidente e di totale incapienza, ossia i casi di chi non ha alcuna utilità da offrire ai creditori. Il servizio dell’OCC, Organismo di gestione delle crisi da sovraindebitamento svolge una funzione economica e sociale: può, ad esempio, aiutare il piccolo imprenditore (non fallibile) a risollevarsi e a tracciare insieme al gestore una possibile via d’uscita per far ripartire la propria attività”.

Tra le procedure più utilizzate spicca la Liquidazione del patrimonio utilizzata nel 51,5% dei casi, poi il Piano del consumatore con il 23% dei casi, l’Accordo di ristrutturazione scelto nel 14,6% dei casi e l’Esdebitazione del debitore totalmente incapiente procedura utilizzata nell’11% dei casi.