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Transizione 4.0: c’è l’intesa tra Regione Lombardia (Ecipa) e Made, fondi per la formazione delle imprese

Micro e piccole imprese e percorsi di formazione verso la transizione 4.0: è il cuore dell’intesa tra l’ente di Regione Lombardia Ecipa e Made.
Firma dell'accordo transizione 4.0
Firma dell’accordo transizione 4.0

Cna Lombardia ha siglato un’intesa con l’ente di formazione Ecipa Lombardia e il Made, Competence Center per l’Industria 4.0 per la definizione e la costruzione di percorsi formativi a favore della digitalizzazione delle micro e piccole imprese del territorio. L’iniziativa punta a finanziare i percorsi formativi con le risorse di Regione Lombardia nell’ambito del Programma Operativo Regionale Fse.

In questo modo le imprese troveranno risposte formative riguardanti cinque filoni tematici: prodotto 4.0 e processo 4.0; manutenzione 4.0; big data 4 small business; automazione, robot, ottimizzazione di processo; transizione sostenibile ed economia circolare. In questa prospettiva il Centro Studi Cna Lombardia ha valutato anche il combinato disposto di Pnrr e dei fondi strutturali di Next Generation EU, che copriranno in maniera sinergica sia gli investimenti in ricerca, tecnologia e macchinari grazie al Fesr, sia gli investimenti in capitale umano grazie al Fse plus. Secondo le stime del Centro, la transizione digitale, in particolar modo quella legata alle tecnologie di Industria 4.0, potrebbe essere nei prossimi sette anni a costo zero per molte Pmi lombarde. Questo perché nel settennato a venire le imprese lombarde potranno contare su aiuti e sostegni nell’ambito 4.0 e crescita digitale pari a 9,8 miliardi di euro, pari a 5 volte il totale dei fondi strutturali spesi negli ultimi 7sette anni da Regione Lombardia tramite il Fesr e il Fse ovvero per ricerca, innovazione, sviluppo, formazione, istruzione e politiche sociali e politiche attive per il lavoro.

Cna ritiene che queste risorse potranno generare due mercati paralleli. Da una parte, infatti, crescerà il bisogno di esperti e consulenti esterni, muovendo un volume d’affari nella sola Lombardia pari al 20% delle risorse, ovvero 1,98 miliardi di euro. Dall’altra si prevede che le imprese investano nel capitale umano ed in particolare nella formazione continua, creando un volume d’affari che tipicamente è pari al 10% dell’investimento, ovvero 0.98 miliardi di euro. In questo caso le risorse del Por Fse regionale non saranno sufficienti a coprire i fabbisogni di formazione continua del personale, ma le Pmi potranno giocare due carte di assoluto rilievo: da una parte il rifinanziamento del Fondo Nuove Competenze (il Mise ha assicurato un miliardo di euro su base nazionale), dall’altra l’accesso alle risorse dei fondi interprofessionali.

«Stiamo toccando con mano l’efficacia e l’utilità del rapporto tra chi, come Cna, fa lobby e rappresentanza degli interessi delle Pmi, e chi, come Made, trova e accelera la soluzione di problemi tecnologici a partire da un’analisi oggettiva dei fabbisogni delle imprese del territorio-ha evidenziato Il presidente regionale Cna, Daniele Parolo- Il nostro compito è trovare soluzioni su misura della microimpresa per rendere realmente accessibile a tutti i grandi processi di trasformazione digitale e di transizione ecologica in atto. Circa 87 miliardi del Pnrr saranno gestiti dalla filiera degli enti locali. 3,5 miliardi di euro è la cubatura delle risorse Por di Regione Lombardia, che significa 1,5 miliardi in più rispetto alla programmazione passata. Con questa iniziativa vogliamo rendere ancora una volta tangibili queste opportunità a chi alza ogni giorno la saracinesca e spesso ha poco tempo a disposizione per studiare come coglierle. Cna Lombardia, Ecipa Lombardia e i nostri partner di Made ci sono e vogliono dare una mano concreta».