Cinque ore di discussione, con aggiornamento della seduta a venerdì 8 aprile. Giovedì pomeriggio, nella sede monzese di Confindustria, i vertici di Star e i sindacati si sono confrontati a lungo alla ricerca di un possibile punto di caduta nella vertenza che finora li ha visti duramente contrapposti, i primi a proporre un piano industriale quadriennale con 25 milioni di euro di investimenti e pure 65 esuberi, e i secondi a rifiutare ogni ipotesi di licenziamento e a chiedere vera ripresa per lo storico sito di via Matteotti ad Agrate Brianza.

Mentre l’incontro era in corso, fuori, davanti alla sede di Confidustria, i lavoratori di Star manifestavano in presidio.

“Non ci sono novità salienti, non ci sono stati sviluppi decisivi. Si è entrati nel merito della discussione e siamo consapevoli che entro un paio di settimane l’esito di questa trattativa sarà definito”, ha dichiarato Matteo Casiraghi, Flai Cgil, giovedì, subito dopo la conclusione dell’incontro.

La posizione di Star si è ammorbidita sui nodi più critici del piano industriale? “No, oggi non è possibile affermare questo, sarebbe prematuro”, ha continuato Casiraghi.

Sindacati cauti dunque, anche se la durata dell’incontro induce a supporre qualche evidente apertura dell’azienda, anche se solo nella disponibilità ad affrontare le questioni più pressanti, a cominciare dagli esuberi. In questi prossimi giorni, i sindacati riferiranno in assemblea ai lavoratori lo stato dell’arte della vertenza; un passaggio certamente informativo ma anche di concertazione, per definire con le maestranze quale rotta tenere venerdì prossimo sulla scorta dei possibili scenari di mediazione raffigurati.