Solaro, Electrolux taglia tutto Dagli stipendi alla forza lavoro

La cura di Electrolux per Solaro prevede un taglio degli stipendi da 1.350 a 870 euro mensili, un esubero da 57 e 182 dei 960 dipendenti, e un aumento della produzione da 661mila a 850mila pezzi entro il 2017. Lo sciopero dei lavoratori.
Alcuni dipendenti dell’Electrolux di Solaro durante la manifestazione di martedì 28 gennaio
Alcuni dipendenti dell’Electrolux di Solaro durante la manifestazione di martedì 28 gennaio Diego Marturano

Il piano choc dell’Electrolux non è passato inosservato neppure da Solaro dove lavorano 960 persone, 336 delle quali dichiarate in esubero dal gruppo svedese. Nella giornata di martedì 28 gennaio è stato organizzato uno sciopero, come negli altri stabilimenti del gruppo.

C’è di più, dopo la presentazione del piano industriale che riguarda tutti gli impianti italiani. E se è vero che su Solaro – nel caso dovesse esserci il via libera dei sindacati – sarebbero pronti investimenti per 40 milioni di euro, è altrettanto certo che la «cura» prevista per lo stabilimento comporterebbe comunque degli esuberi: 57 nel caso l’azienda lavorasse su sei ore, 182 nel caso delle otto ore. Lacrime e sangue perché, oltre al forte ridimensionamento del salario fino alla metà dello stipendio medio : dagli attuali 1.350 euro mensili (terzo livello con cinque scatti) a 870 circa.

Per Solaro gli svedesi confermano il trasferimento in Polonia della produzione delle piccole lavastoviglie, e il concentramento dell’alta gamma con un incremento della produzione dei lavoratori fino ad arrivare a 90 pezzi all’ora e a 850mila pezzi all’anno entro il 2017. Oggi se ne producono 661 mila. E nonostante questo gli esuberi sono garantiti…