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Sciopero dei metalmeccanici, a Monza e Brianza aderisce il 75% dei lavoratori

Una media del 75% di adesioni con punte fino al 90%: sono i risultati dello sciopero dei metalmeccanici del 5 novembre a Monza e Brianza. È stato organizzato da Cgil, Cisl e Uil per il rinnovo del contratto.
Un reparto produttivo della St Microelectronics
Un reparto produttivo della St Microelectronics Fabrizio Radaelli

«Adesso si riapra il confronto, le richieste delle lavoratrici e dei lavoratori vanno ascoltate». Sono le parole con cui affermano Enrico Vacca, Pietro Occhiuto e Vittorio Sarti, segretari generali della Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil di Monza e Brianza, hanno commentato i risultati territoriali dello sciopero nazionale dei metalmeccanici di giovedì 5 novembre.

Lo sciopero in Brianza ha avuto l’adesione media del 75% dei lavoratori, con punte del 90% in alcune aziende. «Non era per nulla scontata la riuscita dello sciopero, specialmente in questo periodo dove in diverse aziende si sta facendo ricorso alla Cassa integrazione e molti impiegati stanno lavorando in smartworking» hanno aggiunto i sindacati, per i quali «Federmeccanica non si può sottrarre al confronto. Si affrontino i temi del salario, della formazione, della salute e sicurezza su tutto».

Qualche dato sulle adesioni nelle principali aziende: St Microelectronics 75%, Candy 90%, Arcelor Mittal CLN 90%, Formenti e Giovenzana 70%, VRV 80%, Rollon 80%, Microtecnica 70%, Agrati 90%, Malvestiti 80%, Systemair 70%, Lima Eusider 70%, Terninox 80%, Beta Utensili 75%, Trillium Pumps 90%, Vesuvius 60%, Flowserve 50%, Babcock 60%, Wercam 60%, Valbart 50%.