Saldi al via: vademecum per i consumatori

Vendite per 426 milioni euro con un acquisto medio per famiglia di 360 euro e 165 a testa. È la stima di FederModaMilano (Confcommercio Milano) per i saldi invernali al via dal 5 gennaio. Un vademecum per i consumatori.
MONZA Saldi
MONZA Saldi Fabrizio Radaelli

Vendite per 426 milioni euro con un acquisto medio per famiglia di 360 euro e 165 a testa. È la stima di FederModaMilano (Confcommercio Milano) per i saldi invernali al via dal 5 gennaio. La previsione è di una sostanziale stabilità delle vendite su Milano e area metropolitana rispetto ai saldi del 2017.

«Con tre giorni non stop di caccia all’affare, l’appuntamento con i saldi invernali – afferma Renato Borghi, presidente di FederModaMilano – rimane un appuntamento da non perdere per i consumatori, milanesi e turisti, con ottime opportunità d’acquisto nel made in Italy. L’incremento di fiducia dei consumatori, registrato a dicembre dall’Istat, fa ben sperare il dettaglio moda e Milano, che può contare su un reddito medio disponibile maggiore e sul fatto di essere la destinazione di viaggio per shopping preferita a livello internazionale, aspetta di raccoglierne i benefici. Seppur le nostre previsioni siano in linea con lo scorso anno, auspichiamo un avvio positivo di questi saldi».

Lo sconto medio dei saldi invernali milanesi, sempre secondo FederModaMilano, sarà del 40%. E con l’avvio dei saldi invernali 2018 ritorna la tradizionale iniziativa dei “Saldi chiari” promossa in sintonia con le associazioni dei consumatori.

L’associazione fornisce anche un vademecum essenziale per i consumatori.
Durante i saldi non può essere rifiutato il pagamento con carta di credito.
Il negoziante si impegna a sostituire, se possibile, o a rimborsare i capi acquistati che presentano gravi vizi occulti così come previsto dal Codice Civile.
Nel caso di non corrispondenza della taglia, il capo verrà sostituito con prodotti disponibili all’atto della richiesta di sostituzione. Qualora non fosse possibile la sostituzione per mancanza di capi o per mancato gradimento da parte del cliente, l’operatore rilascerà un buono acquisto di pari importo del prezzo pagato relativo ai capi da sostituire. Buono che il cliente dovrà spendere entro i successivi 120 giorni dall’emissione dello scontrino fiscale (che dev’essere presentato);
Il cliente ha diritto di provare i capi per verificarne la corrispondenza della taglia e il gradimento del prodotto. Sono esclusi dalla facoltà della prova i prodotti che rientrano nella categoria della biancheria intima e quei prodotti che, per consuetudine, non vengono normalmente provati.