Protesta dei lavoratori St e Micron: altre otto ore di sciopero ad Agrate Brianza

Otto ore di sciopero con bandiere e striscioni per i lavoratori di St e Micron giovedì mattina ad Agrate Brianza per sostenere i 17 cassaintegrati di Micron non ancora riassorbiti e per protestare contro il colosso italo-francese, che invece non ha ancora rinnovato il contratto interno dei lavoratori scaduto da un paio di anni.
Agrate Brianza, i lavoratori St e Micron in sciopero
Agrate Brianza, i lavoratori St e Micron in sciopero

Otto ore di sciopero con bandiere e striscioni per i lavoratori di St e Micron . Una cinquantina di dipendenti giovedì mattina hanno incrociato le braccia davanti allo stabilimento di via Olivetti ad Agrate Brianza per sostenere i 17 cassaintegrati di Micron che non sono ancora stati riassorbiti e per protestare contro il colosso italo-francese, che invece non ha ancora rinnovato il contratto interno dei lavoratori scaduto da un paio di anni.
«Alla dirigenza di Micron chiediamo di mantenere le promesse fatte davanti al governo ovvero fare delle proposte concrete per i 17 impiegati ( 14 dei quali ad tra Agrate e Vimercate), che hanno l’ammortizzatore sociale fino a fine luglio» ha affermato il segretario della Cisl di Monza e Brianza Gigi Redaelli.


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Incombe però anche un altro rischio. «L’azienda ha espresso la volontà di aprire una procedura di riduzione del personale – ha aggiunto Nicola Alberta sindacalista sempre della Cisl – e questo non lo possiamo permettere perché vorrebbe dire mettere a repentaglio i cassaintegrati. Proprio per questo motivo oltre ad invitare Micron a rispettare gli impegni presi davanti al Ministero dello Sviluppo Economico per reintegrare nel suo organico questi 17, ci appelliamo anche a St affinché faccia un ultimo sforzo per non lasciarli disoccupati».

Al contempo i sindacati stanno giocando un’altra partita importante con l’azienda specializzata nella produzione di componenti elettronici. «Oggi siamo qui perché si possa rinnovare il contratto interno dei lavoratori di St scaduto ormai da circa 2 anni con dei nuovi parametri per quanto riguarda il premio di risultato – ha spiegato Angela Mondellini della Fiom Cgil – I vertici societari ci hanno fatto sapere che sono disponibili a trattare anche perché è un momento di crescita economica per l’impresa, ma per il momento è tutto bloccato perché stanno affrontando una causa legale intentata da 7 dipendenti del sito di Catania».

Inoltre le maestranze spronano la multinazionale con sede ad Agrate ad investire sulle nuove tecnologie passando ai 12 pollici ovvero la dimensione della fetta di silicio da lavorare per ricavarne più microchip rispetto all’attuale che misura 8 pollici. «Questa strategia è già stata portata avanti negli altri siti produttivi Italiani ed Agrate non deve rimanere indietro» ha concluso Mondellini. Allo sciopero hanno aderito anche il sindaco del paese Ezio Colombo e il consigliere del Movimento Cinque Stelle Nicoletta Scommegna per mostrare la loro solidarietà.
«Abbiamo presentato in consiglio comunale un’interrogazione – ha detto la grillina – perché non è pensabile che imprese del nostro territorio, che producono annualmente degli utili, lascino a casa la forza lavoro». I sindacati intanto aspettano risposte da Micron e St per risolvere le questioni aperte sul tavolo.