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Monza, in provincia i ritardi gravi nei pagamenti aumentano del 27%. Ma la Brianza è nella top 20 della puntualità

Lo studio con il quale Cribis, società del gruppo Crif specializzata nella business information, ha messo in fila regioni e province, dice che nel 2020 l’emergenza Covid-19 ha fatto impennare i ritardi gravi (oltre 30 giorni) nei pagamenti da parte delle imprese. La Lombardia è ancora la regione più affidabile
La crisi jha aggravato la puntualità dei pagamenti
La crisi jha aggravato la puntualità dei pagamenti

La crisi mette a rischio i pagamenti delle aziende. E Monza fa segnare un significativo più 27% nei ritardi gravi. Ma nella classifica delle province più puntuali la Brianza è ancora nella top 20, resta cioè, con il suo 17esimo posto, tra quelle che tengono fede maggiormente ai loro impegni, molto più della maggior parte delle altre province italiane.

Lo studio con il quale Cribis, società del gruppo Crif specializzata nella business information, ha messo in fila regioni e province, dice che nel 2020 l’emergenza Covid-19 ha fatto impennare i ritardi gravi (oltre 30 giorni) nei pagamenti da parte delle imprese soprattutto in Valle d’Aosta (+41,5%), Friuli – Venezia Giulia (+40,3%), Veneto (+35,8%), Piemonte (+30,9%) e Lombardia (+30,3%). Mentre a livello provinciale le ripercussioni più pesanti sui tempi di pagamento delle aziende si sono registrati, nell’ordine, a Lodi (+64,3%), Belluno (+54,2%), Asti (+53,8%) e Pordenone (+50%).

La diffusione del virus, insomma, ha fatto calare la liquidità disponibile, tanto che lo scorso anno lei aziende italiane che hanno pagato i propri fornitori con oltre 30 giorni di ritardo ha raggiunto il 12,8%, un dato superiore del 21,9% rispetto al 2019 e più che raddoppiato rispetto a dieci anni fa (5,5% nel 2010). Ma è anche vero che le imprese che pagano alla scadenza sono aumentate del 2,9%, passando dal 34,7% del 2019 al 35,7% dello scorso anno.

La situazione generalmente è peggiorata ma in questo contesto di incertezza Lombardia e Veneto sono ancora la terza e la quarta regione italiana che mostrano meno ritardi (rispettivamente 8,6% e 9,1%), battute solamente dal Trentino – Alto Adige (6,6%) e dall’Emilia-Romagna (8%).

“I dati evidenziano come rispetto all’anno precedente – commenta Marco Preti, amministratore delegato di Cribis – in 5 regioni del Nord Italia i ritardi gravi si sono incrementati dal 30 al 40%. L’impatto negativo dell’emergenza sanitaria si ripercuote soprattutto sulle imprese di piccole dimensioni. In particolare, soffrono le microimprese che, pur essendo le più virtuose con il 37,3% di pagamenti alla scadenza, hanno anche la quota più elevata di ritardi gravi (13,8%), insieme alle piccole (8,7%). Lo sviluppo della pandemia fino alla seconda ondata ha ulteriormente colpito i settori già in sofferenza per il lockdown, quali bar e ristoranti, il trasporto aereo, i servizi ricreativi e il settore cinematografico, tutti agli ultimi posti nel ranking della puntualità nei pagamenti”.

Lombardia e Emilia-Romagna sono le regioni con la maggiore presenza di imprese che rispettano i termini di pagamento, rispettivamente con il 45,3% e il 44,8%, seguite da Veneto (43,4%), Marche (42,4%) e Trentino-Alto Adige (42,1%). La Sicilia, invece, oltre ad occupare l’ultima posizione in questo ranking (19,5%), detiene il primato negativo per quanto riguarda i pagamenti oltre i 30 giorni (22,8%), seguita da Calabria (22,6%) e Campania (20,9%).

Per quanto riguarda le province Sondrio ha la meglio su Brescia e si pone al vertice della classifica delle più puntuali, graduatoria che vede Bergamo, Lecco e Trento nelle prime posizioni. Monza è tra le prime 20 al posto numero 17. L’ultimo posto è appannaggio di Trapani, preceduta da Reggio Calabria, Palermo, Crotone e Vibo Valentia.

L’analisi ha messo in evidenza anche quali sono i settori merceologici più puntuali: in testa ci sono i Servizi finanziari (47,9%), poi le Costruzioni (42%). Il Commercio al dettaglio ha la situazione più critica: i ritardi gravi incidono per il 20%. Nel confronto con l’anno precedente Manifattura (32,4%), Commercio al dettaglio (19,8%), Servizi (17,2%) e Commercio all’ingrosso (16,3%) sono i comparti dove è più alta la variazione percentuale nei pagamenti oltre i 30 giorni