Monza: in Brianza 3.400 lavoratori in meno, allarme per l’edilizia

Manifestazione dei sindacati venerdì 15 novembre al Ponte di Annone, quello crollato e appena ricostruito sulla Valassina. Cgil, Cisl e Uil chiedono meno burocrazia e più attenzione per un settore che dal 2008 in poi sta conoscendo una crisi profonda
Il cvaro del nuovo Ponte di Annone nei mesi scorsi
Il cvaro del nuovo Ponte di Annone nei mesi scorsi

Troppa burocrazia per i cantieri pubblici. Pastoie e lungaggini allungano i tempi e frenano il rilancio del settore edile. L’allarme è lanciato dai sindacati del settore che hanno indetto per venerdì 15 novembre una giornata di protesta in cento città d’Italia.

Una manifestazione, quella di Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil che prevede anche un appuntamento brianzolo, al ponte di Annone (provincia di Lecco), struttura sulla Valassina crollata nel 2016 causando la morte di un automobilista e appena ricostruita

“Per rilanciare il settore delle costruzioni -spiegano i sindacati del settore annunciando l’iniziativa unitaria “Noi non ci fermiano”- sarebbe necessario mettere mano alle procedure amministrative. Trovare il giusto equilibrio non è facile: le regole servono per certificare la qualità della spesa, ma con un eccesso di burocrazia si rischia di bloccare tutto”, dichiarano i sindacati del settore.

Una delegazione dei sindacati alle 12.30 sarà ricevuta dal prefetto di Monza e Brianza Patrizia Palmisani, per parlare anche di sicurezza, visto che il comparto edile è quello che purtroppo registra il secondo maggior numero di vittime, superato solo da quello agricolo.

Aziende e lavoratori devono fare i conti con un drastico calo dell’occupazione: nel biennio 2007-2008 gli iscritti alla cassa edile di Milano, Monza e Lodi erano oltre 70mila, adesso sono 43mila. In Brianza in questo campo lavorano 5mila persone, ma erano 8.400.

Un altro dei nodi da sciogliere è quello dei subappalti, che peggiora la qualità del lavoro, oltre che la condizione di certi lavoratori, costretti ad accettare condizioni contrattuali che non sono quelle proprie dell’edilizia.