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Monza: Adac in sciopero contro il taglio di 20 posti. Il piano di riorganizzazione fa già acqua. Dall’Europa solidarietà ai lavoratori italiani

Il caso: 20 lavoratori a rischio perchè alcune funzioni della sede italiana dell’Automobile club tedesco vengono delocalizzate all’estero. Ma il 76% delle pratiche dirottate in Grecia hanno avuto bisogno di una ulteriore elaborazione da parte degli uffici monzesi
Adac in sciopero contro i licenziamenti
Adac in sciopero contro i licenziamenti

Continuerà fino alle 14.30 di domani, martedì 3 agosto, lo sciopero dei lavoratori Adac di Monza contro il taglio di 20 persone dovuto alla delocalizzazione di alcuni servizi in Grecia e Spagna.

Il più grande Automobile club d’Europa, quello tedesco, ha una sede in Italia, in via Borgazzi, ma ha deciso di spostare alcune competenze a uffici fuori dai confini nazionali. L’assistenza ai viaggiatori tedeschi in Italia che prima veniva data dalla sede brianzola, ora arriverà da lì.

Il piano di riorganizzazione la settimana scorsa è stato discusso a Monaco nella riunione del Comitato tecnico europeo, con le rappresentanze dei lavoratori delle altre sedi del Continente e il capo progetto della ristrutturazione.

«Come Rappresentanza Italiana -spiegano le Rsa Adac Service e il segretario generale della Filcams Cgil Monza Brianza Matteo Moretti- abbiamo fatto presente che il trasferimento in Grecia dell’attivitá della presa in carico delle prime telefonate dei turisti che si trovano sul territorio italiano si sta rilevando assolutamente inefficiente poiché i dati raccolti nei mesi di maggio e giugno hanno evidenziato che nel 76 % dei casi é stato necessario da parte dei lavoratori italiani un´ulteriore elaborazione».

Non è l’unico problema già evidenziato: «I lavoratori del reparto amministrativo di Monaco, verso i quali dal 1 Gennaio ‘21 sono state accentrate le funzioni della fatturazione e dei pagamenti svolti in Italia e in altri paesi, sono stati richiamati dalla cassa integrazione e svolgono ore straordinarie per poter fare fronte alla mole di lavoro determinando una ulteriore contraddizione sociale ed etica oltre alla immotivata perdita di posti di lavoro e all’aumento di inefficienza e costi».

Insomma, il piano mostra criticità in diversi punti tanto più che dalla Spagna, che da ottobre dovrebbe assistere i soci Adac in Italia dal punto di vista sanitario, fanno sapere che non si riesce a trovare personale con le competenze giuste. Le ricerche finora hanno portato all’assunzione di una sola persona.

L’Italia, insomma, ha incassato la solidarietà di tutte le rappresentanze europee, contrarie alla delocalizzazione delle funzioni. La sede di Monza è l’unica toccata dai tagli, anche se il numero di questi ultimi non è stato ancora ufficializzato.

Per i lavoratori Adac si sono mossi in sindaco di Monza Dario Allei e il presidente della Provincia di Monza e Brianza Luca Santambrogio che hanno inviato una lettera ai vertici dell’Automobile club tedesco e al ministro del Turismo Massimo Garavaglia. Chiedono la rinuncia al piano di riorganizzazione e il mantenimento dei posti di lavoro.