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Monza: Acsm Agam investe 397 milioni di euro per lo sviluppo sostenibile

È di 397 milioni di euro il capitolo che il gruppo Acsm Agam ha deciso di mettere a disposizione dei progetti per lo sviluppo sostenibile del gruppo: approvato il piano industriale 2022-2026.
Paolo Soldani, amministratore delegato di Acsm Agam e Marco Canzi
Paolo Soldani, amministratore delegato di Acsm Agam e Marco Canzi

Il Consiglio di amministrazione di Acsm-Agam S.p.A. ha approvato il Piano industriale 2022-2026 del Gruppo: la sostenibilità è uno dei valori principali su cui si fonda l’aggregazione avvenuta nel 2018, alla base del nuovo Gruppo Acsm Agam, con la volontà di generare valore a beneficio dei territori in cui opera e di cui è espressione.

Il modello dello sviluppo sostenibile si concretizza nel Piano industriale 2022-2026, attraverso le diverse iniziative volte alla transizione energetica, all’economia circolare e alla digitalizzazione, sostenendo investimenti carbon free finalizzati al raggiungimento degli obiettivi green prefissati, con risparmi misurabili nella riduzione delle emissioni CO2 (circa 380 k ton di emissioni CO2 evitate in arco piano) e integrati nel Piano come KPI di sostenibilità. Il valore dei progetti correlati a specifici obiettivi per lo sviluppo sostenibile è pari a 397 milioni di euro, di cui 307 milioni di euro milioni di investimenti riferiti al Gruppo e 90 milioni di euro riferiti a interventi di efficientamento e riqualificazione energetica presso terzi.

Il Piano industriale 2022-2026 prevede complessivamente investimenti per 457 milioni di euro che garantiscono valore e continuità nel lungo termine per tutti i territori nei quali il Gruppo opera. Anche per il Piano industriale 2022-2026, quindi, il gruppo conferma le linee strategiche dei precedenti business plan, seguendo il percorso già tracciato, concentrato sullo sviluppo sostenibile nei propri territori attraverso precisi principi chiave: sostenibilità e trasparenza, innovazione e digitalizzazione, valorizzazione territori di riferimento, valorizzazione risorse umane, centralità del cliente, integrazione e sviluppo.

Ogni business unit pratica il modello dello sviluppo sostenibile. Mobilità elettrica, efficientamento delle reti, riqualificazione energetica degli edifici, proposta commerciale supportata da fonti alternative e fortemente digitalizzata e costante evoluzione nel settore ambientale. Tutti i progetti sono orientati alla crescita rispettosa dell’ambiente e delle risorse naturali, mantenendo al centro la persona e i suoi bisogni in termini di servizio e vivibilità delle città.

«La sostenibilità è il valore chiave del Piano industriale 2022-2026, che conferma ancora una volta l’impegno del nostro Gruppo nella transizione energetica, nell’economia circolare e nella digitalizzazione – hanno sottolineato Marco Canzi e Paolo Soldani, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Acsm Agam –. Ben il 67% degli investimenti in arco piano è destinato ad attività correlate ad obiettivi per lo sviluppo sostenibile, perché servono progetti concreti per contribuire al taglio delle emissioni entro il 2030 e al raggiungimento della neutralità climatica che tutti i Paesi dell’Unione europea hanno come obiettivo entro il 2050. Sempre mettendo al primo posto la generazione di valore per i territori in cui operiamo e dei quali siamo espressione».

Scendendo nei dettagli, la business unit Ambiente prevede sia nuovi impianti di trattamento sia il potenziamento di impianti di trattamento esistenti, con risultati importanti in termini di riduzione di emissioni e lo sviluppo nella raccolta. La business unit Energia e Tecnologie smart si focalizza sullo sviluppo del teleriscaldamento con nuovi importanti progetti sui territori, il proseguimento degli interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico, di illuminazione pubblica, di mobilità elettrica e lo sviluppo con nuovi impianti distribuzione Multi Fuel (Gnl, Biogas, ricarica elettrica), e il potenziamento in generale dei servizi Smart ai territori. La business unit Reti prevede un profondo rinnovamento infrastrutturale con focalizzazione sui propri territori di riferimento, con efficientamento reti e impianti idrici (con obiettivo di ulteriore riduzione delle perdite), elettrici e gas, con rinnovo parco misuratori anche in ottica smart meter.

La business unit Vendita pone al centro il cliente puntando all’omnicanalità del servizio con sviluppo sul territorio e sul web: teleselling, agenzie, call center, store, con azioni di marketing; forte attenzione anche alla digitalizzazione e dematerializzazione bollette, con estensione dei servizi VAS (Value Added Services). Progettualità Smart & Green anche a livello Corporate con interventi rivolti alla riqualificazione energetica degli edifici ed al rinnovamento e adeguamento degli spazi di lavoro, alla conversione elettrica della flotta aziendale green con installazione di colonnine presso le sedi aziendali. Previsti anche importanti investimenti ITC rivolti alla digitalizzazione ed alla robotizzazione dei processi aziendali.

Grazie anche a questo importante piano investimenti il prossimo quinquennio vede una crescita importante dei KPI operativi e dei Financials. Risultano in incremento i principali risultati economico/finanziari con il mantenimento della consolidata solidità patrimoniale e finanziaria tipica del Gruppo: Ebitda 2026 previsto a 104,7 milioni di Euro (Cagr ’21-’26 +3,7%), EBIT 3 previsto a 39,9 milioni di Euro nel 2026 (Cagr ’21-’26 +5,0%). Crescita della PFN a 269 milioni di Euro nel 2026, in relazione all’importante piano investimenti, concentrato su concessioni di lungo termine in contesto di gara e soggetto a regolazione, e al pay out. Al 2026 previsto rapporto PFN/Ebitda a 2,6 e Leverage (Posizione finanziaria netta/Patrimonio Netto) a 0,5. Il Gruppo mantiene una forte attenzione agli azionisti prevedendo un pay out medio in arco piano intorno all’80% del risultato netto di Gruppo.