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Micron, c’è l’accordo al Ministero Tutti i dettagli del piano salva-posti

Gli esuberi scendono a 48 dai 419 annunciati: questo il frutto della maratona notturna fra governo, azienda e sindacati. Per mantenere i posti di lavoro il piano prevede anche trasferimenti nelle sedi nazionali ed estere e migrazioni in Stm. Confermati i 20 milioni di dollari di investimenti in tre anni.
L’ingresso della Micron
L’ingresso della Micron

Nella tarda serata di mercoledì, allo scadere della procedura di mobilità, è stata raggiunta al ministero del Lavoro, alla presenza dei rappresentati del ministero dello Sviluppo Economico, Regioni e Nicola Centrone a nome della Presidenza del Consiglio, l’ipotesi di accordo tra la multinazionale Micron e il coordinamento sindacale.

L’intesa raggiunta scongiura i 419 licenziamenti annunciati e tutela lavoratori e professionalità e conferma la presenza industriale dell’azienda in Italia. Giovedì in tutti i siti si terranno le assemblee per informare lavoratori e approvare l’intesa, che passerà a ratifica definitiva la prossima settimana al Ministero del lavoro. “L’intesa di questa notte è un risultato importante, che giunge dopo la straordinaria mobilitazione dei lavoratori di Micron, l’appoggio prezioso dei lavoratori ST, la solidarietà dell’opinione pubblica e il sostegno delle istituzioni”, commenta Nicola Alberta, segretario generale Fim Lombardia e coordinatore nazionale Fim Cisl Micron.

L’accordo prevede: l’impegno industriale di Micron e l’avvio di un piano triennale di ristrutturazione, investimenti per 20 milioni di dollari, la focalizzazione delle attività di ricerca dei siti locali di Agrate-Vimercate, Arzano, Avezzano, Catania e Padova. E’ previsto un monitoraggio preciso bimestrale dell’andamento del piano, e i problemi occupazionali verranno affrontati congiuntamente, evitando così il rischio di atti e forzature unilaterali dell’azienda.

Si farà ricorso a un anno di Cigs per un massimo di 405 persone (un numero ridotto dai 419 iniziali a fronte di 14 uscite registrate nell’ultimo periodo) è prevista la rotazione trimestrale delle aree di supporto le attività tecniche verranno riorganizzate sui diversi siti e i lavoratori in Cigs, avranno un sostegno al reddito. Micron recupera 85 posizioni professionali (di questi, almeno 10 su Agrate e Vimercate), che riducono i 419 esuberi iniziali, mentre ST Microelettronics, che vede una partecipazione di controllo paritetica tra ministero del Tesoro e Fondo strategico industriale francese, si impegna ad assumere 170 persone entro il periodo di Cigs, come da lettera formale inviata al Governo. Di questi 170, almeno 82 saranno dipendenti delle sedi di Agrate e Vimercate.

Micron offre inoltre 62 opportunità di trasferimento all’estero (Usa, Europa, Singapore), e 40 opportunità di trasferimento nelle altre sedi italiane, con incentivi e sostegno per lo spostamento. Saranno inoltre svolti corsi di formazione e riqualificazione e saranno verificate le possibilità di ricollocazione in altre aziende del territorio, anche prevedendo una dote economica a carico di Micron. E’ previsto il supporto delle Regioni per favorire i progetti industriali delle imprese sul territorio e le politiche del lavoro. Prevista la mobilità volontaria con incentivi che vanno dalle 28 mensilità nei primi tre mesi del piano, che scendono a 20 e 14 mensilità fino a fine anno.