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Lavoro, sciopero alla Canali di Carate Brianza: «Deluse e arrabbiate» – VIDEO

VIDEO Le interviste - Una quarantina di lavoratrici per lo sciopero fuori dai cancelli di via Valà a Carate Brianza, mercoledì 18 ottobre, per dire no ai tagli annunciati dalla proprietà dell’azienda Canali, che lunedì ha avviato la procedura per il licenziamento collettivo dei 134 dipendenti.
Sciopero Canali a Carate Brianza: rappresentanti rsu
Sciopero Canali a Carate Brianza: rappresentanti rsu Signorini Federica

Sciopero fuori dai cancelli di via Valà a Carate Brianza, mercoledì 18 ottobre, per dire no ai tagli annunciati dalla proprietà dell’azienda Canali, che lunedì ha avviato la procedura per il licenziamento collettivo dei 134 dipendenti (130 sono donne) del sito produttivo (divisione Eraclon). Una quarantina le lavoratrici in presidio con i rappresentanti sindacali.
L’impresa, eccellenza della sartoria “Made in Italy”, martedì «ha rigettato la proposta di ritiro dei licenziamenti, così come quella di mettere in atto tutti gli strumenti necessari per salvaguardare il più possibile i posti di lavoro, mostrando apertura solo per eventuali incentivi» dicono Tiziano Cogliati della Femca Cisl e Andrea Saccani della Filctem Cgil.


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Ma «non è quello che vogliamo, lottiamo per mantenere i posti di lavoro perché crediamo che Canali abbia tutte le potenzialità per andare avanti: il bilancio dello scorso anno si è chiuso con un utile di circa 8 milioni e 500mila euro». La sforbiciata arriva «come una doccia fredda, non c’è stata alcuna avvisaglia» aggiungono le lavoratrici rimaste fuori dai cancelli «deluse e arrabbiate».

Tutto sembrava infatti risolto con la chiusura del contratto di solidarietà difensivo che fino al 18 settembre 2017 aveva coinvolto le lavoratrici per fronteggiare l’annunciato esubero di 100 persone nel polo caratese (succedeva circa un anno fa). Oltre alla “solidarietà”, c’erano stati 40 licenziamenti incentivati e, un mese fa, il passaggio dall’orario full-time al part-time per 39 dipendenti.

Mercoledì sono arrivati in presidio anche Francesco Paoletti, sindaco di Carate Brianza, Pietro Cicardi, sindaco di Triuggio, e Davide Tripiedi, pentastellato seduto alla Camera dei Deputati, e il collega consigliere regionale Gianmarco Corbetta.

Canali spa, la cui sede centrale è a Sovico e che conta poli produttivi anche a Triuggio, nelle Marche e in Abruzzo, conta un totale di 1.308 dipendenti. Esporta i suoi abiti di alta sartoria in tutto il mondo.