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Lavoro, otto ore di sciopero alla Canali di Carate contro i 134 licenziamenti

LEGGI L’annuncio della chiusura - Otto ore di sciopero mercoledì 18 ottobre alla Canali di Carate Brianza dopo l’annuncio della chiusura del sito produttivo dell’azienda che produce abiti maschili di alta sartoria con il licenziamento di 134 lavoratori, fra cui 130 donne.
CARATE VEDUTA DITTA CANALI
CARATE VEDUTA DITTA CANALI Attilio Pozzi

Otto ore di sciopero mercoledì 18 ottobre alla Canali di Carate Brianza dopo l’annuncio della chiusura del sito produttivo dell’azienda che produce abiti maschili di alta sartoria con il licenziamento di 134 lavoratori, fra cui 130 donne.

“Vergogna – ammoniscono i sindacati Filctem Cgil e Femca Cisl – Condanniamo fermamente il vergognoso comportamento dell’azienda che si vanta di esportare il Made in Italy in tutto il mondo. Solo un mese fa si chiudeva un periodo di utilizzo di un anno del contratto di solidarietà e con la successiva uscita attraverso una procedura di mobilità di 75 lavoratori e la riduzione dell’orario per altri 39”.


Con l’inizio della settimana, invece, la “doccia fredda”: “Contraddicendo tutto il lavoro svolto finora l’azienda ha comunicato la chiusura dello stabilimento tramite l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo dei 134 lavoratori del sito”.

In un incontro convocato per martedì sindacati e rsu hanno chiesto l’immediato ritiro della procedura di licenziamento collettivo e l’apertura di un tavolo di discussione per trovare soluzioni per il mantenimento dei posti di lavoro. L’azienda ha respinto queste possibilità.

Mercoledì presidio davanti ai cancelli di via del Valà dalle 8 del mattino.