Lavoro: non ci sono più ore per la cassa integrazione alla Candy di Brugherio, i sindacati si appellano ai parlamentari brianzoli

Amara sorpresa per i lavoratori della Candy di Brugherio: l’anno extra di cassa integrazione straordinaria potrebbe saltare perchè il Mise ha terminato il monte ore. La segreteria della Fiom Cgil scrive a onorevoli e senatori eletti in Brianza.
Brugherio Candy
Brugherio Candy Fabrizio Radaelli

Amara sorpresa per i lavoratori della Candy di Brugherio: l’anno extra di cassa integrazione straordinaria potrebbe saltare perchè il Mise ha terminato il monte ore. Da ottobre 2019 a ottobre 2020 per il colosso cino-brianzolo della lavatrice non ci saranno ammortizzatori sociali.


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La notizia serpeggiava da qualche giorno; martedì, durante un’assemblea in azienda, i lavoratori hanno chiesto rassicurazioni al delegato Rsu Fiom Paolo Mancini che ha ammesso l’esistenza del problema. Sembra che delegati romani della Cgil martedì mattina si siano recati al Ministero trovando le conferme ai timori dei colleghi brianzoli. Se in un primo momento si era pensato che a “divorare” il monte ore di cassa finanziata nazionale fosse stata Fiat con una richiesta dei giorni scorsi, ora pare che si tratti di una situazione generale: sono quasi finite le risorse per il 2019, Candy (e chiunque altro) resta fuori.

Anticipare la richiesta, peraltro, dicono i sindacati, non sarebbe stato possibile per via dei tempi della procedura. La cassa in corso a Brugherio, infatti, scade solo a fine settembre 2019. Ora, alla luce degli eventi, all’azienda è stato chiesto di procedere comunque.

Proprio lunedì sera sindacati e vertici aziendali avevano siglato l’accordo per avanzare la richiesta dell’anno ulteriore di cassa, un accordo che a questo punto rischia fortemente di finire in nulla. Se così sarà, i dipendenti dovranno passare al piano B, ovvero a una riduzione d’orario volontaria per un anno intero a 28 ore settimanali, con contratti modificati uno per uno.

La partita è aperta mentre sul piatto restano 130 esuberi e la decisione di Haier-Candy di portare a 100 macchine all’ora la velocità di produzione finora ferma a 85.

È alla luce di questo nuovo scenario che il segretario generale della Fiom Cgil Brianza, Pietro Occhiuto, ha scritto una lettera-appello a senatori e deputati eletti nella provincia brianzola e al sindaco di Brugherio.
«In queste settimane si sta definendo il percorso di rilancio del sito produttivo di Brugherio della Candy – esordisce prima di riassumere le novità sull’esaurimento delle risorse per la cassa integrazione – È indispensabile provvedere, nel più breve tempo possibile, ad un rifinanziamento di tali risorse. Senza la possibilità di poter accedere ad una proroga della Cassa Integrazione Straordinaria si arrecherebbe un danno ai lavoratori che si vedrebbero di fatto costretti a dover ridurre l’orario di lavoro per salvaguardare la sussistenza del loro stesso posto di lavoro. Senza contare le ripercussioni negative che avrebbero sul salario».

E poi: «Sono queste le motivazioni che mi hanno spinto a scrivere questa lettera per rappresentarvi una situazione che potrebbe aggravarsi ancora di più di quanto lo è attualmente e per chiedervi un vostro intervento nelle sedi competenti a tutela delle centinaia di lavoratrici e lavoratori coinvolti e per salvaguardare un pezzo importante dell’industria del territorio brianzolo».