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La Nokia di Vimercate non licenzia più: esuberi ridotti a 170, finiranno in “cassa”

In un incontro al Ministero azienda e sindacati trovano un accordo che ora sarà proposto ai lavoratori: gli esuberi di Nokia scendono adi 50 unità
La sede vimercatese di Nokia
La sede vimercatese di Nokia

Vertenza Nokia, sottoscritta un’ipotesi di accordo tra azienda e sindacati con riduzione degli esuberi dagli annunciati 219, oltre cento dei quali nel sito vimercatese ex Alcatel-Lucent, a 170. Entro il prossimo 26 luglio il documento dovrà superare il referendum dei lavoratori per poter essere siglato formalmente e attuato. L’incontro-fiume di giovedì presso il Ministero dello Sviluppo economico, avviato nel primo pomeriggio e proseguito fino a mezzanotte, è servito per smussare alcuni angoli della trattativa e tracciarne il punto di caduta: la cassa integrazione straordinaria partirà con ogni probabilità a ottobre e coprirà l’intera platea dei 195 lavoratori, per una parte dei quali è già prevista una ricollocazione, passaggio che riduce dunque la gestione esuberi a quota 170.

L’ammortizzatore sarà applicato a rotazione: per le figure fungibili per un massimo di quattro mesi, per gli altri lavoratori per una media di sei mesi e dal settimo mese in poi con un’integrazione mensile di 200 euro.

In parallelo viaggerà la mobilità incentivata ed è previsto un programma di riqualificazione con ricollocazioni interne ed esterne. Nei dodici mesi di cassa l’azienda si impegna comunque al mantenimento di tutte le sedi e delle attività di ricerca e sviluppo presenti in Italia. La proposta di accordo prevede la verifica trimestrale dell’accordo presso il Ministero dello Sviluppo economico e la clausola di salvaguardia stabilisce che, in caso di eccedenze al termine della cassa, le parti sociali si ritroveranno per gestire la partita con l’obiettivo di evitare licenziamenti.

«In questa fase è il miglior accordo cui si poteva approdare perché permette una gestione non traumatica – ha commentato Roberta Turi, segretario nazionale Fiom Cgil – Si riduce il numero degli esuberi, è garantita la rotazione di cassa, è stata previsto un incentivo alla mobilità più favorevole di quello ottenuto nell’ultima ristrutturazione Alcatel-Lucent». Ora tocca ai lavoratori pronunciarsi.