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Il premier Giuseppe Conte ai dipendenti Fedex-Tnt: «Fidatevi di questo Governo»

«Voi dovete fidarvi di tutti i componenti di questo Governo, abbiamo messo su una bella squadra, il ministro dello Sviluppo Economico è Luigi Di Maio». Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, incontrando una delegazione di lavoratori dell’azienda americana di trasporti e spedizioni Fedex Tnt.
Il premier Giuseppe Conte, di spalle a sinistra, incontra Marco Marconi, rappresentante dei lavoratori Fedex-Tnt
Il premier Giuseppe Conte, di spalle a sinistra, incontra Marco Marconi, rappresentante dei lavoratori Fedex-Tnt

«Voi dovete fidarvi di tutti i componenti di questo Governo, abbiamo messo su una bella squadra, il ministro dello Sviluppo Economico è Luigi Di Maio». Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, incontrando una delegazione di lavoratori dell’azienda americana di trasporti e spedizioni Fedex Tnt che manifestavano davanti piazza Montecitorio. Conte ha risposto ad un portavoce dei manifestanti, Marco Marconi, che, in rappresentanza dei 361 lavoratori che rischiano il licenziamento, si appellava a lui in particolare, aggiungendo di non fidarsi degli altri ministri. «Li abbiamo messi noi in questo Governo, li abbiamo votati, devono pensare ad aiutare noi e non a sedersi sulle poltrone – ha detto il portavoce dei lavoratori – come ha fatto lei presidente, e questo le rende onore, lei e’ un grande e lo ha dimostrato perché ha detto che è l’avvocato di tutti gli italiani e io ci credo». «Non sono un grande, lo devo ancora dimostrare», ha risposto Conte prima di congedarsi dai lavoratori per entrare alla Camera.


Intanto si è chiusa alle 23.59 di venerdì notte la due giorni di sciopero nazionale indetto dalle rappresentanze sindacali FedeEx e Tnt contro i tagli di personale previsti per i prossimi mesi. Tagli che colpirebbero duramente anche la Brianza. Secondo le organizzazioni sindacali l’azienda ha infatti previsto la chiusura completa della sede FedEx a Ornago, che comporterebbe la perdita del posto di lavoro per 22 dipendenti e il licenziamento di 2 lavoratori, oltre che trasferimento di altri 9, nella sede Tnt di Concorezzo. A questi giorni di sciopero si è arrivati dopo una prima mobilitazione – il 17 maggio – e dopo che un tentativo di mediazione tra le parti, avvenuto la scorsa settimana a Roma, si era chiuso con un nulla di fatto. I dipendenti di Ornago e Concorezzo hanno raggiunto i presidi organizzati negli hub principali – Malpensa per la FedEx e Peschiera per la Tnt – dove hanno incontrato i colleghi provenienti da tutta la Lombardia: «Anche in questo caso possiamo registrare un’adesione di quasi il 100% dei lavoratori delle due sedi – ha spiegato Sara Tripodi, segretario generale Filt Cgil MB -. La nostra lotta continua, ed è una lotta per mantenere ogni singolo posto di lavoro». L’accusa mossa dai sindacati ai vertici aziendali è quella di aver avanzato la procedura nonostante l’azienda non sia in crisi: «I bilanci positivi di FedEx e Tnt – ribadiscono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – non possono avere come risultato una riorganizzazione dove si prevedono licenziamenti di lavoratori o esternalizzazioni di attività. FedEx e Tnt riflettano, ritirino i licenziamenti e aprano un confronto serrato su una riorganizzazione che si basi sul mantenimento dei livelli occupazionali ed il miglioramento delle condizioni di lavoro».

Intanto dalle segreterie dalla segreteria nazionale Filt Cgil è arrivata la conferma sulle date dei prossimi incontri tra le parti: da cerchietto rossa quella di giovedì 7 al Mise (Ministero dello Sviluppo Economico). Da parte sua l’azienda ha rilasciato la propria dichiarazione attraverso un comunicato: «FedEx Express e TNT rispettano il diritto dei propri dipendenti a aderire allo sciopero e ribadiscono la piena disponibilità e impegno a dialogare con le parti sociali – si legge -. Confidiamo di dare inizio alle consultazioni sulle misure concrete avanzate dalle nostre aziende a favore dei dipendenti coinvolti nelle riorganizzazioni, come, peraltro, auspicato anche dal Mise nel corso dell’incontro congiunto svoltosi lo scorso 25 maggio».