I passeggeri a Linate, i cargo a Malpensa: i piani di Ita in Lombardia per superare l’incubo Alitalia

Ita sta per prendere il volo, Alitalia sta per scomparire dopo una storia di tante luci ma anche innumerevoli ombre. L’ad della nuova compagnia aerea, Fabio Lazzerini, ha illustrato le prospettive degli aeroporti della Lombardia con l’arrivo del vettore di bandiera: Linate rimarrà nodo strategico per i passeggeri, il futuro di Malpensa sarà legato ai cargo.
Come appariranno gli aerei in livrea Ita
Come appariranno gli aerei in livrea Ita

«Linate per noi è un aeroporto altamente strategico, dove abbiamo lottato con le unghie e con i denti per preservare il più possibile gli slot nella nostra negoziazione in Europa». A parlare è Fabio Lazzerini, amministratore delegato di Ita (Italia Trasporto Aereo), nuovo vettore aereo nato dall’ex compagnia di bandiera Alitalia e che si appresta a volare dal prossimo 15 ottobre, sabato mattina a margine del «Vip Airline Leadership Programme» a Palazzo Turati a Milano. A chi gli chiedeva se l’investimento a Linate è stato un «sacrificio economico», Lazzerini ha risposto: «Linate è un investimento che nei nostri piani si ripagherà molto velocemente con la ripresa del traffico aereo, già nella fase iniziale dell’estate dell’anno prossimo».

Sempre in riferimento a Linate, l’ad ha quindi sottolineato che «strategicamente non si può far partire una compagnia aerea nazionale senza presidiare questo aeroporto: è un aeroporto fondamentale sia per il nostro business sia in vista dell’alleanza, ed è uno degli asset da mettere sul tavolo quando parleremo con il nuovo partner. Una presenza forte su Linate è uno degli asset importanti che abbiamo da offrire», ha insistito Lazzerini, lamentando di aver perso «il 15%» degli slot presenti nell’aeroporto milanese, «perché li ha tolti la Commissione Ue».

I passeggeri a Linate, i cargo a Malpensa: i piani di Ita in Lombardia per superare l’incubo Alitalia
Un aeromobile in base di rebranding

La nuova compagnia

«Dopo sei mesi complicati, ormai ci siamo, partiamo venerdì: mancano sei giorni, non abbiamo potuto scegliere la data, consapevoli che non è l’ideale far partire una compagnia aerea con davanti la stagione invernale, tra l’altro, è una ’stagione Covid’». «L’azionista di governo avrebbe dovuto tenere conto delle condizioni dell’attuale vettore di bandiera, che è in forte crisi di liquidità, e bisognava riuscire a gestire entrambi gli aspetti, ma noi siamo pronti a partire» ha proseguito Lazzerini riferendosi, oltre alla data stabilita per il lancio della nuova compagnia, al controverso processo di vendita del marchio di Alitalia, sul quale si è limitato a dire: «Abbiamo le nostre decisioni» per la seconda fase della vendita, dopo una gara che non ha registrato alcun acquirente.

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Il futuro di Malpensa

«Nel nostro piano, in questo momento, Malpensa ha un solo volo verso New York» ma «vedremo come evolve il mercato, stiamo pensando di usare l’aeroporto varesino come base per i cargo». Si tratta, ha precisato Lazzerini, di «un’operazione che non vedrà Ita da sola, penso che avremo bisogno di un’alleanza con un player forte sul cargo, che è settore che sta andando molto bene».