Gianetti Ruote, tenuta l’udienza al tribunale di Monza: il giudice si è riservato di decidere

Se la sentenza sarà come quella delle scorse settimane del Tribunale di Firenze, che nella causa relativa alla Gkn ha dato ragione ai sindacati, la procedura di licenziamento dei 152 dipendenti della fabbrica di Ceriano Laghetto potrebbe essere annullata
Monza, un presidio dei lavoratori della Gianetti Ruote Ceriano Laghetto alla Provincia nelle scorse settimane
Monza, un presidio dei lavoratori della Gianetti Ruote Ceriano Laghetto alla Provincia nelle scorse settimane Sarah Valtolina

Un paio d’ore per la discussione del ricorso, poi il giudice si è riservato di decidere. Si è conclusa così, stamattina, 5 ottobre, l’udienza del Tribunale di Monza sulla procedura di licenziamento dei 152 lavoratori della Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto aperta dall’azienda di proprietà del fondo tedesco Quantum a inizio luglio.

I sindacati, Cgil, Cisl e Uil, hanno deciso di chiedere al giudice di sancire il comportamento sindacale dell’azienda, che non avrebbe rispettato lo spirito e la sostanza della procedura, annunciando la chiusura della fabbrica senza coinvolgere le organizzazioni dei lavoratori nella valutazione della situazione.

Ora si attende che il giudice faccia conoscere la sua sentenza. Potrebbe volerci qualche giorno. Se sarà come quella delle scorse settimane del Tribunale di Firenze, che nella causa relativa alla Gkn ha dato ragione ai sindacati, la procedura di licenziamento potrebbe essere annullata, dando quindi la possibilità, almeno sulla carta, di aprire una nuova trattativa e riconsiderare il futuro del sito industriale e dei lavoratori, attualmente destinatari di una lettera di licenziamenti dopo che i primi tavoli di confronto in Regione e al Mise si erano conclusi senza un accordo, con la proprietà ferma sulla chiusura e indisponibile a partecipare alla reindustrializzazione dell’area.