Gianetti Ruote, Regione e sindacati d’accordo: l’area deve rimanere produttiva. C’è più di un possibile acquirente

Incontro con gli Assessori Rizzoli e Guidesi: ribadita la necessità di dare un futuro industriale all’area. Occhiuto (Cgil): «Il fondo Quantum non tenga in ostaggio il sito e 152 lavoratori»
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gianetti presidio Paolo Rossetti

L’area industriale della Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto deve rimanere produttiva. E la Regione sostiene la richiesta dei lavoratori e dei sindacati di conservare la vocazione industriale del sito che il fondo Quantum Capital Partners vuole chiudere. Un principio ribadito nell’incontro che si è tenuto in Regione tra i sindacati e gli assessori Melania Rizzoli e Guido Guidesi, titolari rispettivamente delle deleghe alla Formazione e lavoro e allo Sviluppo economico.

L’ipotesi di una cassa integrazione di 12 mesi per cessazione di attività prospettata come possibilità dalla proprietà è stata messa da parte per sostenere la continuità industriale dell’area. Una opportunità concreta visto che più di un acquirente si è fatto avanti per subentrare nell’attività.

«Per questo non si capisce perchè -spiega Pietro Occhiuto, segretario generale della Fiom Cgil Monza Brianza- il fondo debba tenere in ostaggio il sito e 152 persone». La proprietà, infatti, non ha ancora dato una risposta ufficiale alla proposta formulata dal Mise di una cassa speciale di 13 settimane che serva anche per trovare il tempo necessario per vagliare le proposte di altri imprenditori interessati al sito.

Intanto giovedì 9 settembre in Tribunale ci sarà un’udienza i merito al ricorso presentato dai sindacati contro il comportamento dell’azienda che non avrebbe rispettato i dettami della procedura di licenziamento, rifiutando, di fatto, il dialogo e il confronto su altre soluzioni che non siano la chiusura. Se i giudici dovessero dare ragione a sindacato e lavoratori i tempi per la procedura di licenziamento potrebbero ripartire guadagnando così altri 75 giorni alla trattativa. Altrimenti il 16 settembre scadrebbero i termini dopo i quali i licenziamenti potrebbero diventare operativi.

I lavoratori Gianetti martedì 8 hanno tenuto anche un presidio in Prefettura di Monza, dove hanno incontrato il prefetto.