Gianetti Ruote, fumata nera: l’azienda non torna indietro e ribadisce la chiusura. Resta il licenziamento di 152 persone

Niente da fare per la fabbrica di Ceriano Laghetto: l’incontro tra azienda e sindacati in Assolombarda si è risolto con un nulla di fatto. Nessuno spiraglio da parte della proprietà per soluzioni diverse da quelle della chiusura
Corteo dei lavoratori Gianetti
Corteo dei lavoratori Gianetti Fabrizio Radaelli

Fumata nera per la Gianetti Ruote. L’incontro tra azienda e sindacati in programma in Assolombarda a Milano non ha cambiato la situazione dei 152 lavoratori della fabbrica di Ceriano Laghetto, licenziati con una mail dalla società, di proprietà del fondo Quantum Capital Partners.

L’azienda, infatti, ha negato qualsiasi possibilità di ripartire anche parzialmente con la produzione per attivare la ricerca di un eventuale acquirente. Le richieste dei sindacati sono state respinte. «Non è stata presa in considerazione neanche minimamente la ripresa della produzione -spiega Pietro Occhiuto, segretario generale della Fiom Cgil Monza e Brianza- Precludono qualsiasi tipo di ragionamento in questo senso».

Prevale lo sconforto: l’orizzonte rimane quello della chiusura della fabbrica. Ora si attende di sapere se e quali mosse farà il Mise, anche se dal ministero per il momento non è arrivato ancora niente di concreto. In questo momento, tuttavia, non c’è niente che possa autorizzare qualche speranza.

«L’unica cosa- dice Tiziano Ripamonti della Fim Cisl Monza Brianza Lecco- è accelerare l’incontro al Ministero dello Sviluppo economico»