Fumata nera per i lavoratori K-Flex: licenziamenti confermati, azienda assente in Regione

Nessuna buona notizia arriva per i lavoratori della K-Flex dal doppio appuntamento milanese di martedì 14 febbraio: licenziamenti confermati e azienda assente in Regione.
roncello k-flex: presidio assolombarda 14/02
roncello k-flex: presidio assolombarda 14/02 Signorini Federica

Nessuna buona notizia arriva per i lavoratori della K-Flex dal doppio appuntamento milanese di martedì 14 febbraio: licenziamenti confermati e azienda assente in Regione.

Al tavolo convocato in Assolombarda, presidiato in via Pantano a Milano da decine di dipendenti, la proprietà si è mostrata ferma sulle proprie posizioni: alla richiesta dei sindacati di ritirare la procedura di mobilità per il licenziamento collettivo di 187 dipendenti (su 243), ha scosso il capo.
Marta Spinelli (responsabile del personale K-Flex nonché presidente di Assogomma) «ha detto che l’azienda è disponibile, entro i 75 giorni fissati per legge tra l’avvio della mobilità e l’invio delle lettere di licenziamento, solamente a parlare degli eventuali incentivi ai lavoratori – ha osservato Domenico Frustagli della Femca Cisl – Condanniamo questo atteggiamento e rivendichiamo il riconoscimento del lavoro decennale dei dipendenti».

Nella riunione in Assolombarda, «la proprietà ha confermato di aver investito all’estero i 12 milioni di incentivi pubblici ottenuti negli ultimi anni. È gravissimo. Ci vuole un intervento importante delle istituzioni, e noi non molliamo» aggiunge Matteo Moretti della Filctem Cgil.
I sindacati hanno inoltre «confutato una per una le argomentazioni avanzate dalla K-Flex per la delocalizzazione: ci sono tutti gli ingredienti per restare in Italia a produrre».

Nel pomeriggio, in Commissione attività produttive presso Regione Lombardia, l’azienda non si è presentata dando seguito a una forte presa di posizione da parte dei consiglieri regionali. Anche perché «la proprietà ha inviato in Regione una comunicazione, in cui si diceva disponibile a un incontro in assenza dei sindacati e dello streaming» spiega Frustagli.

I capigruppo hanno firmato una mozione urgente (che il consiglio regionale dovrebbe approvare entro sera) impegnando la giunta a “farsi parte attiva in tutte le sedi opportune nei confronti dell’amministratore delegato e della proprietà per chiedere il ritiro della procedura di licenziamento e il ventilato trasferimento in Polonia, facendo leva oltre che sulla responsabilità sociale dell’azienda e sugli ingenti finanziamenti pubblici ottenuti, anche sugli strumenti e incentivi a propria disposizione al fine di salvaguardare la produzione e l’occupazione in Brianza, in stretto coordinamento con il tavolo insediato presso il Mise (Ministero dello sviluppo economico) che sarà riconvocato a breve”.

Tra le considerazioni evidenziate dal documento redatto in Regione c’è anche quella secondo cui “L’isolante K-Flex spa, negli ultimi tre bilanci 2013/14/15, ha chiuso comunque con degli importanti utili e un aumento dei ricavi delle vendite. Nei recenti annunci aziendali inoltre era stata dichiarata la volontà di raddoppiare la produzione negli stabilimenti fuori dall’Italia e aumentare il fatturato dagli attuali 320 milioni a oltre 500 milioni di euro nei prossimi anni”.

In IV Commissione, oltre alle sigle sindacali (Domenico Frustagli e Massimo Ferni per Femca Cisl, Matteo Moretti ed Eliana Schiadà per Filctem Cgil) era presente il sindaco di Roncello Luca Signorile.