Giovani di Confindustria all’attacco «Dai politici vogliamo i fatti»

All’iniziativa dei Giovani di Confindustria a Roma ha aderito anche quella di Monza e Brianza con il presidente Francesco Ferri. «In queste condizioni gli imprenditori non sono messi in grado di assumere e produrre».
Francesco Ferri in un incontro con i giovani imprenditori
Francesco Ferri in un incontro con i giovani imprenditori FABRIZIO RADAELLI

Il tempo delle parole è finito. Adesso servono i fatti. Lo dicono i giovani di Confindustria di Monza e Brianza che nella giornata di mercoledì 15 gennaio 2014 hanno partecipato con i vertici regionali e nazionali dell’associazione all’incontro con i parlamentari a Roma ai quali sono state rappresentate le necessità delle imprese.

«Abbiamo bisogno di risposte immediate ed efficaci alla crisi. È il momento che la nostra classe politica passi dalle parole ai fatti» ha detto Francesco Ferri, presidente dei giovani industriali brianzoli. Per la linea verde degli imprenditori occorre procedere con una riduzione drastica delle tasse su imprese e lavoro oltre all’abbattimento della spesa pubblica, la semplificazione burocratica, una maggiore certezza del diritto e una nuova legge elettorale.

«L’obiettivo è ribadire alla classe politica la centralità dell’impresa per la creazione di benessere del Paese. Oggi dobbiamo fare i conti con una caduta della domanda interna del 21% contro una media nell’Unione europea del 4,3%, e 40 posizioni di differenza rispetto alla Germania in termini di competitività e attrazione dell’economia -rilancia Ferri – Con un fisco da confisca e una giustizia incerta e lentissima, non c’è legge di stabilità che tenga: gli imprenditori non sono messi nelle condizioni di assumere e produrre. È necessario agire per crescere, e chi governa ha il dovere di farlo .adesso».