Coronavirus: ecco i giorni scaglionati fino al 2 maggio per ritirare negli uffici postali la pensione. Anche le Poste garantiscono l’anticipo della cassa integrazione

Resta scaglionato il pagamento dei trattamenti pensionistici, a partire da lunedì 27 ecco quando ci si potrà recare negli uffici postali per ritirare la pensione secondo la lettera iniziale del proprio cognome. Le Poste intanto garantiscono anche ai loro utenti l’anticipo della cassa integrazione.
Una coda in Posta, per evitare gli assembramenti i pagamenti delle pensioni sono scaglionati
Una coda in Posta, per evitare gli assembramenti i pagamenti delle pensioni sono scaglionati

Anche per il mese di maggio il pagamento presso gli sportelli postali dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili sarà anticipato rispetto alle normali scadenze e verrà distribuito su più giorni.

L’anticipo del pagamento delle pensioni è stato stabilito per i mesi di aprile, maggio e giugno da un’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, emanata il 19 marzo scorso allo scopo di consentire a tutti i titolari delle prestazioni di recarsi presso gli uffici postali in piena sicurezza, nel rispetto delle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19.

Il pagamento avverrà secondo il seguente calendario:

• 27 aprile, i cognomi dalla A alla B;

• 28 aprile, i cognomi dalla C alla D;

• 29 aprile, i cognomi dalla E alla K;

• 30 aprile, i cognomi dalla L alla P;

• 2 maggio (solo mattina), i cognomi dalla Q alla Z.

La collaborazione instaurata fra Inps e Poste Italiane ha consentito, intanto, di estendere l’anticipazione dell’integrazione salariale anche ai clienti di Poste Italiane, che, grazie a un accordo con Bnl Finance, erogherà ai suoi clienti l’anticipo della cassa integrazione mo comunque degli ammortizzatori sociali stabiliti. I lavoratori che hanno diritto all’anticipazione salariale sono più di 2,5 milioni.