Coronavirus, Cna Lombardia: «Stop a logica ristori e cambiamento colori, aprire nuova fase»

Cna Lombardia, Confederazione nazionale dell’Artigianato e della Piccola e media impresa, nella nuova fase dell’emergenza coronavirus, propone di superare la logica dei ristori e lo stop al continuo cambiamento di colore delle regioni.
Cna Lombardia Daniele Parolo
Cna Lombardia Daniele Parolo

Aprire una nuova fase della gestione della pandemia: superare la logica dei ristori, stop al continuo cambiamento di colore delle regioni, dare certezze ai cittadini. È la posizione di Cna Lombardia, Confederazione nazionale dell’Artigianato e della Piccola e media impresa, nella nuova fase dell’emergenza coronavirus.

“Il riassetto degli equilibri politici cui stiamo assistendo nelle ultime settimane non deve distrarre coloro che hanno funzioni di governo dalle priorità del contenimento della pandemia e del rilancio economico e sociale del Paese – dice il presidente Daniele Parolo – Imprese e cittadini hanno bisogno di certezze per riacquistare fiducia: da un lato è indispensabile che Governo e Regioni convengano subito sulla necessità di uscire dal regime di continuo “stop and go” generato dal ripetuto cambiamento di regime regolatorio, zona per zona, per il contenimento della pandemia; d’altro canto è cruciale che il piano vaccinale prenda corpo rapidamente; è uno snodo imprescindibile. La scelta di un nuovo Assessore alla Sanità e al Welfare in Regione Lombardia costituisce un segnale nella giusta direzione”.

Cna Lombardia propone di aprire una nuova fase nella gestione delle politiche di rilancio economico e sociale, superare la logica dei ristori grazie anche alla graduale implementazione del vaccino e all’imminente disponibilità di risorse europee.

“Stiamo chiedendo a Regione Lombardia e ai parlamentari lombardi di definire una strategia fatta da alcune priorità: in primis, è opportuno comprendere come collocare il tessuto economico e sociale lombardo, nelle sue peculiarità, all’interno di Next Generation Italia”, commenta il segretario regionale Stefano Binda, che aggiunge: “Dobbiamo capire insieme a Regione Lombardia e al sistema camerale con quali strumenti economico-finanziari, con quali politiche portare concretamente le centinaia di migliaia di micro e piccole imprese lombarde dentro i nuovi driver della crescita: digitalizzazione dei processi produttivi, sostenibilità ambientale nell’edilizia, risparmio energetico, rigenerazione urbana, ma penso anche agli straordinari impatti sul mondo produttivo e professionale del compito, enorme, di una sanità più capillare sui territori e nelle case dei cittadini.”