Burago Molgora, sciopero regionale dei driver di Amazon

Cgil,Cisl e Uil annunciano una giornata di mobilitazione il 26 febbraio che partirà dalla sede brianzola di Amazon a Burago Molgora. Motivo: secondo il sindacato le condizioni di lavoro sono “terribili”. La risposta dell’azienda: “Ci avvaliamo di piccole e medie imprese specializzate, effettuiamo verifiche regolari e conduciamo indagini su qualsiasi segnalazione di non conformità
Burago di Molgora centro Amazon interno
Burago di Molgora centro Amazon interno Chiara Pederzoli

I driver di Amazon protestano anche in Brianza e scioperano per reclamare migliori condizioni di lavoro. La mobilitazione annunciata da Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti per denunciare “le terribili condizioni di lavoro alle quali devono sottostare i lavoratori impiegati nelle società incaricate della logistica da parte del colosso dell’e commerce” parte martedì 26 febbraio con un volantinaggio alle 7 a Burago Molgora, dove da pochi mesi l’azienda ha realizzato una delivery station da cui partono i pacchi per Nord Milano, Bergamo e Brescia.

Poi, però, si andrà a Milano,in piazza XXV aprile, dalle 12 alle 13.30 per il presidio al quale parteciperà anche il nuovo segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini.

“Abbiamo dichiarato lo stato di agitazione il 21 Febbraio – afferma Sara Tripodi, segretaria della Filt-Cgil di Monza e Brianza – per chiedere ad Amazon diritti e tutele per i lavoratori che si occupano delle consegne che, ad oggi, corrono rischi altissimi con carichi di lavoro disumani”. Si parla di 180 consegne in un giorno senza rispettare l’orario di lavoro di 9 ore e un quarto e spesso senza la pausa pranzo. Tanto che, denuncia il sindacato, per mantenere questi ritmi “diventa difficile persino rispettare il codice della strada”.

A Burago in particolare, spiegano Cgil, Cisl e Uil, ci sono diverse società che operano per Amazon, per una delle quali è previsto un cambio d’appalto (il presidente, ricordano i sindacati, è finito agli arresti domiciliari per un’indagine della Guardia di Finanza di Salerno) a metà marzo e senza che al momento ci siano garanzie per i lavoratori. Ma anche perle altre società vengono richieste stabilizzazioni e migliori condizioni di lavoro.

“Per le consegne ai clienti, Amazon Logistics – dicono invece dall’azienda – si avvale di piccole e medie imprese specializzate. Attraverso i fornitori di servizi di consegna, gli autisti percepiscono salari competitivi e benefit. Amazon richiede che tutti i fornitori dei servizi di consegna rispettino le leggi vigenti e il Codice di Condotta dei Fornitori di Amazon, che prevede salari equi, orari di lavoro e compensi adeguati: effettuiamo verifiche regolari e conduciamo indagini su qualsiasi segnalazione di non conformità”.