Brugherio, alla Max Mothes c’è attesa per il commissario straordinario: sciolto il presidio dei lavoratori

I lavoratori della Max Mothes hanno rimosso il presidio che portavano avanti da giovedì scorso davanti all’azienda di via Aristotele a Brugherio. C’è attesa per la nomina del commissario straordinario.

I lavoratori della Max Mothes hanno rimosso il presidio che portavano avanti da giovedì scorso davanti all’azienda di via Aristotele a Brugherio. Ma non è una buona notizia. La proprietà tedesca nel weekend ha presentato domanda di concordato liquidatorio in bianco e ora c’è attesa per la nomina del commissario straordinario. Attesa anche da parte dei sindacati per poter chiedere un incontro urgente.


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«Nei prossimi giorni organizzeremo incontri con chi, nella Cisl, si occupa di politiche sociali – fa sapere Eliana Dell’Acqua della Fim Cisl – per cercare di dare un sostegno ai lavoratori che nei prossimi giorni avrebbero dovuto percepire lo stipendio e che non percepiranno. Famiglie che hanno mutui, figli da crescere e anche persone monoreddito. Persone schiacciate tra un padrone che non ha avuto nessun rispetto per loro, lavoratori che credevano nell’azienda, che hanno anche accettato la riduzione dello stipendio per salvaguardare il lavoro e una legge fallimentare che non tutela le persone più deboli, chi ha uno stipendio di poco più di mille euro non può attendere mesi senza reddito».

I lavoratori messi in cassa integrazione ordinaria per tre mesi hanno presidiato i cancelli a turni. Nel frattempo il capannone è andato all’asta senza che l’affitto venisse confermato dalla direzione. L’azienda tedesca era subentrata un paio di anni fa alla storica ditta di bulloni Vsp con piani di rilancio.