Boom dell’edilizia, il numero delle imprese in Brianza torna a livelli prima del covid

Cresce in provincia di Monza e Brianza il numero delle imprese artigiane che ha oramai superato i livelli prepandemia secondo i dati forniti dalla Camera di Commercio-Ufficio Studi Unione Artigiani. Ma manca la spinta dei più giovani.
Cantieri
Cantieri Fabrizio Radaelli

Cresce in provincia di Monza e Brianza il numero delle imprese artigiane che ha oramai superato i livelli prepandemia. In base ai dati forniti dalla Camera di Commercio-Ufficio Studi Unione Artigiani, nel territorio le imprese attive nel terzo trimestre di quest’anno sono 22.489 contro le 22.324 dello stesso periodo dello scorso anno e le 22.362 del terzo trimestre del 2019. Un trend in crescita, trainato dal boom dell’edilizia. In termini percentuali si registra un +0,6% rispetto al pre Covid.

“Si tratta dell’ennesimo segnale certificato dai dati – conferma il segretario generale di Unione Artigiani Marco Accornero – che la ripresa è in corso nonostante la zavorra della mancanza di materie prime che causano ritardi nelle consegne, aumenti dei costi di produzione, impossibilità di programmazione e di creazione di posti di lavoro stabili. I bonus edilizi, a partire dal 110%, stanno trainando in modo impetuoso il recupero di tutto il comparto artigiano della filiera e stanno ridando ossigeno alla voglia di fare impresa. Crediamo che la riduzione delle agevolazioni rischi di dare un colpo mortale al rilancio del settore e per questa ragione, insieme a tutta la filiera italiana delle costruzioni, abbiamo chiesto al Governo di eliminare tutte le possibili restrizioni ai bonus edilizi dalla legge di bilancio”.

Esaminando bene i dati, gli artigiani si sono, però, accorti di una certa disaffezione nella creazione di nuove imprese da parte dei più giovani. Se in Brianza tutto sommato i numeri rimangono stabili a Milano e provincia si assiste a un calo del 3,1%. Continua forte, invece, l’auto-impreditorialità dei cittadini stranieri con + 6,4% di nuove imprese in Brianza. In leggero aumento – rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno – anche le imprese artigiane guidate da donne: + 2,2% nella nostra provincia.

“L’artigianato – conclude Accornero – sempre più si conferma come grande serbatoio di opportunità per imprenditori e lavoratori che hanno voglia e coraggio, come si suole dire, di tirarsi su le maniche e fare le cose per bene”.