Agrate, prospettive nere per St: i sindacati chiedono aiuto a Renzi

Il mercato dei semiconduttori traballa: dopo l’incontro al Ministero dello Sviluppo economico a Roma i sindacati sono preoccupati per la tenuta del colosso italo francese.
La St di Agrate Brianza
La St di Agrate Brianza

Dopo Alcatel e Micron, ora si apre anche il fronte St Microelectronics. Il colosso italo francese dei semiconduttori incomincia ad avere i piedi d’argilla. Lo scenario, potenzialmente devastante per le centinaia di dipendenti impiegati nel sito di Agrate Brianza, lo si è appreso dopo l’incontro di venerdì al Ministero dello Sviluppo Economico tra la direzione aziendale e le organizzazioni sindacali.Si tratta di un incontro periodico sulle prospettive future dell’azienda e si è tenuto alla presenza di un rappresentante del Governo. «Usciamo da questo incontro con molte perplessità – dichiara Pietro Occhiuto della Fiom Cgil Brianza – non sono chiari gli investimenti che risultano essere ridotti rispetto a quanti preventivati nel recente passato e comunque più dilazionati nel tempo. Siamo inoltre preoccupati sul fatto che l’azienda stia perdendo quote di mercato, una crisi che, nel settore digitale lascia temere possibili licenziamenti in Francia e che potrebbe produrre un effetto di contagio anche negli stabilimenti italiani. Abbiamo chiesto al Governo di preoccuparsi a sostenere un settore, quello della microelettronica, che deve diventare sempre più strategico per il Paese. Il Governo deve inoltre farsi parte attiva a pretendere dalla St Microelectronics un reale progetto di rilancio dell’azienda stessa”, Per questo motivo, a sostegno della vertenza sul rinnovo della contrattazione aziendale bloccata ormai da mesi, Fim Fiom e Uilm nazionali hanno proclamato un pacchetto di 8 ore di sciopero da articolarsi entro il mese di settembre.

Che non fosse un grande periodo per St lo si era capito anche dalle performance in borsa delle ultime settimane. Una continua serie di ribassi dovuti alle deboli prospettive del settore dei semiconduttori per il resto dell’anno. Su tutto il comparto pesano cattive previsioni nel campo dei personal computer e Intel, pur dopo dati superiori alle attese, ha rivisto al ribasso le previsioni di vendita dell’intero 2015