Agrate, per la Fiav confronto sindacati-azienda sui 45 posti a rischio. La Fim: «Vanno ricollocati»

«Abbiamo richiesto di trovare una soluzione occupazionale per i dipendenti -dice Gabriele Fiore dei metalmeccanici della Cisl- Per permettere questa ricollocazione si potrebbero utilizzare ammortizzatori sociali, quali la cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività».
Monza Sede Cisl
Monza Sede Cisl Fabrizio Radaelli

Niente licenziamenti e lavoratori ricollocati all’interno del Gruppo Calvi. È la richiesta formulata dai sindacati al tavolo di confronto per la Fiav Mazzacchera di Agrate Brianza. L’azienda metalmeccanica di Agrate Brianza deve fare i conti con una procedura di messa in liquidazione per cessazione di attività che comporterebbe la perdita dei posti di lavoro per 45 dipendenti.

In sindacati hanno chiesto di rimettere in discussione la chiusura, ipotizzando uno scenario che salvaguardi comunque l’occupazione. «Parallelamente – osserva Gabriele Fiore, Fim Cisl Monza Brianza Lecco – abbiamo richiesto di trovare una soluzione occupazionale per i dipendenti, Per permettere questa ricollocazione si potrebbero utilizzare ammortizzatori sociali, quali la cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività. Ciò aiuterebbe ad avviare un percorso di transizione senza un grave impatto occupazionale».

Dopo quello di mercoledì 19 è previsto un nuovo incontro a febbraio. «La direzione -continua Fiore- ci presenterà un piano dettagliato nel quale spiegherà le sue scelte industriali ed eventuali proposte per sciogliere il nodo occupazionale. Nel frattempo ci siamo impegnati con i lavoratori a portare la vertenza di fronte alla IV Commissione Attività produttive della regione Lombardia, una sede istituzionale che può aiutare il confronto in vista di soluzioni per la crisi aziendale».